Nuova Edizione del Bando Nuova Impresa 2025
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ApprofondisciIl Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha adottato una proposta di decreto per incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici, unitamente a interventi secondari, sui tetti dei fabbricati agricoli. Questo investimento rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, misura 2, componente 1, e ha lo scopo di promuovere l’autosufficienza energetica del settore agricolo e agroalimentare. A dicembre è stato emesso un primo bando che ha distribuito fondi pari a circa 500 milioni di euro a più di 7.000 imprese, beneficiarie della misura ‘Parco Agrisolare’. Con questo nuovo decreto, le residue risorse della misura saranno programmate per un importo di circa 1 miliardo di euro. Il testo del decreto è stato trasmesso alla Commissione europea per l’autorizzazione e successivamente verrà pubblicato il bando.
Con questo nuovo decreto, recependo le richieste del settore produttivo e valorizzando al massimo i benefici derivanti dalle nuove linee guida per gli aiuti di stato, sono state introdotte importanti novità per rendere la misura più attraente. Ad esempio, è stato aumentato il contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale, è stato introdotto il concetto di autoconsumo condiviso e in alcuni casi è stato eliminato il vincolo di autoconsumo. Inoltre, è stata raddoppiata la potenza installabile senza consumo di suolo e la spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica è stata raddoppiata a 100.000 euro.
In particolare, le imprese del settore agricolo riceveranno circa 775 milioni di euro, suddivisi tra contributi a fondo perduto pari all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro e contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro. Inoltre, saranno assegnati 150 milioni di euro alle imprese della trasformazione agricola, con un contributo a fondo perduto fino all’80% senza vincolo di autoconsumo, e 75 milioni di euro alle imprese dell’agroindustria, con un contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo. È possibile anche per i gruppi di imprese realizzare pannelli fotovoltaici per investimenti di “autoconsumo condiviso”. Gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza massima di 1 MW. Il soggetto attuatore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante sarà il Gestore Servizi Energetici (GSE).
Leggi la scheda del Bando Parco Agrisolare 2023
È stata inoltre approvata una proposta di decreto per promuovere la realizzazione di impianti agrivoltaici innovativi. Il decreto prevede un incentivo composto da un contributo in conto capitale, pari al massimo del 40% dei costi ammissibili, e una tariffa incentivante sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina a questo investimento risorse finanziarie pari a quasi un miliardo e cento milioni di euro. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha informato che l’obiettivo dell’intervento, previsto dal Piano, è installare almeno 1,04 GW di impianti agrivoltaici entro il 30 giugno 2026. Il testo del decreto è stato trasmesso alla Commissione Europea per ottenere l’approvazione.
Secondo il Ministro, l’autonomia energetica può essere raggiunta anche sfruttando la vocazione agricola di una grande parte del nostro Paese. L’obiettivo attuale è conciliare l’eccellenza agricola con le nuove soluzioni per generare energia pulita, aprendo opportunità di crescita del settore in modo sostenibile e attento all’ambiente.
Il decreto prevede in particolare l’assegnazione di un incentivo composto da un contributo in conto capitale, pari al massimo del 40% dei costi ammissibili, e una tariffa incentivante sulla quota di energia elettrica prodotta e immessa in rete. Saranno privilegiate soluzioni costruttive innovative, in particolare a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza. Per accedere alle procedure, sono previsti due contingenti di potenza: un primo contingente di 300 MW destinato esclusivamente al comparto agricolo, per impianti di potenza fino a 1 MW; un secondo contingente aperto anche alle associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto del comparto agricolo, per impianti di qualsiasi potenza.
Per garantire la realizzazione di progetti che generino benefici concorrenti agricoltura/energia e valutarne gli effetti nel tempo, è stato previsto un sistema di monitoraggio che garantisca la continuità dell’attività agricola e pastorale sottostante l’impianto per tutto il periodo di vita utile degli impianti. In particolare, verranno monitorati il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture. Il Gestore Servizi Energetici (GSE) gestirà l’intera misura e l’accesso al meccanismo incentivante.
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