Cosa finanzia l’agevolazione Transizione 5.0?
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ApprofondisciSul numero 276 della Gazzetta Ufficiale del 25 novembre 2023 è stato ufficializzato il decreto datato 16 ottobre 2023 emanato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo decreto stabilisce le condizioni, i termini e le modalità per ottenere la priorità nell’accesso a specifiche misure di sostegno, in relazione all’applicazione dei poteri speciali delineati nel decreto-legge n. 21/2012.
Nel dettaglio, il decreto delinea i criteri generali per condurre valutazioni finalizzate all’accesso prioritario al supporto fornito dal Fondo Salvaguardia e dal Patrimonio Rilancio. Vengono inoltre specificati i termini e le procedure per tale accesso e per la priorità nei confronti dei contratti di sviluppo e degli accordi per l’innovazione.
L’ammissibilità alle suddette misure è subordinata, per ciascuna di esse, alla disponibilità di risorse finanziarie e all’apertura effettiva dei termini per la presentazione delle domande da parte dei soggetti aventi diritto.
I soggetti che possono presentare richiesta di accesso prioritario sono le imprese coinvolte in attività o possessori di attività di rilevanza strategica per l’interesse nazionale, come disciplinato dal decreto-legge n. 21/2012. Tali imprese devono rispettare determinate condizioni al momento della presentazione dell’istanza, tra cui essere destinatarie di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri riguardante l’esercizio dei poteri speciali di cui al decreto-legge n. 21/2012.
L’accesso con priorità può essere richiesto dalle imprese interessate, a patto che non abbiano ricevuto sanzioni amministrative per violazioni del decreto-legge n. 21/2012 e non abbiano intenti di avviare azioni legali contro atti di esercizio dei poteri speciali. L’istanza deve essere accompagnata da attestazioni e dichiarazioni specifiche, e qualsiasi violazione di tali impegni comporta la revoca totale del sostegno ottenuto.
Per quanto riguarda l’accesso prioritario al Fondo Salvaguardia Imprese o al Patrimonio Rilancio, le imprese devono presentare un’apposita istanza al Ministero, completa di dichiarazioni sulla presenza delle condizioni richieste e della documentazione necessaria. Il Ministero si impegna a valutare tali istanze entro novanta giorni dalla ricezione.
Nel caso di esito positivo della valutazione, l’impresa viene informata del riconoscimento della priorità, con comunicazione anche al soggetto gestore della misura e, nel caso della priorità per il Patrimonio Rilancio, anche al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Eventuali esiti negativi comportano il diniego dell’istanza.
Per quanto concerne i contratti di sviluppo e gli accordi per l’innovazione, le imprese possono presentare domanda di agevolazione entro due anni dalla comunicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sull’esercizio dei poteri speciali. Tale domanda deve essere corredata da un’apposita istanza per l’accesso prioritario e dalle dichiarazioni sulla presenza delle condizioni richieste. L’istanza è trasmessa al Ministero per le relative acquisizioni documentali.
Il soggetto gestore, ricevuta l’istanza di accesso prioritario e la documentazione correlata, verifica la completezza e l’idoneità per dimostrare le condizioni, procedendo successivamente all’istruttoria della domanda di agevolazione. Per l’accesso prioritario ai contratti di sviluppo, le imprese che presentano l’istanza sono valutate con priorità rispetto all’ordine normale delle domande non ancora sottoposte a istruttoria, senza pregiudizio per quelle già in fase di valutazione.
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