La Cessione dei Crediti Fiscali

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1. Introduzione

Cedere il credito fiscale maturato per vari motivi (ad esempio, lo sbilanciamento tra investimenti e ricavi o l'IVA) è una pratica che offre notevoli vantaggi alle imprese. Questa guida si rivolge alle imprese italiane che detengono una quantità significativa di crediti d’imposta, indipendentemente dall’origine di tali crediti. Nelle prossime sezioni verrà illustrato nel dettaglio il processo di “Cessione del credito”, affinché questa operazione possa rappresentare un vantaggio per l’azienda e non una preoccupazione, come spesso accade.

È importante sottolineare che la gestione di un credito (soprattutto se ingente) da parte di un’impresa non è un compito semplice. Comporta infatti una profonda conoscenza del settore, un impegno costante e consuma molte risorse. Cedere un credito, al contrario, permette di ottenere liquidità immediata, con tempi di risposta e liquidazione brevissimi, liberando l’impresa da incombenze gravose e preoccupazioni.

SA Finance (che attraverso il proprio Centro Studi ha elaborato questa guida) si propone come interlocutore in grado di mettere in relazione tre aspetti chiave: l’impresa che intende cedere il credito, il player che può acquistarlo e la normativa che disciplina la materia.

Cos'è la Cessione del Credito Fiscale

Quando si parla di cessione del credito fiscale, ci si riferisce a un prodotto che può essere sfruttato da un’impresa, proprio come qualsiasi altro prodotto del mercato, ma seguendo una normativa ben precisa. Questa guida si rivolge alle imprese che hanno maturato crediti tributari o fiscali nei confronti dello Stato, acquisiti per vari motivi, come crediti da clienti, agevolazioni o come risultato di una gestione ordinaria.

Si tratta di crediti nei confronti della fiscalità, che rappresentano un bene prezioso per l’impresa. Seppur non considerabili come contributi (né in conto capitale né in conto interessi), il funzionamento è simile: il "dovuto" allo Stato viene ridotto in misura della capienza del credito, il che significa che sono, di fatto, uno sconto che l'azienda può utilizzare, risparmiando su somme che altrimenti sarebbero dovute allo Stato.

Un ulteriore vantaggio dei crediti fiscali è che possono essere movimentati, cioè ceduti o acquistati. Un’impresa può cedere il credito che ha maturato per ottenere liquidità immediata, oppure può acquistare crediti se ciò rientra nella sua strategia finanziaria.

Quando matura un credito? In generale, un’azienda matura un credito quando gli investimenti effettuati superano i guadagni, ma ci sono anche altre situazioni, come l’anticipo sui termini di versamento o il pagamento di somme maggiori rispetto a quelle dovute.

Questa guida si concentra sui crediti fiscali “classici”. È importante che l’impresa consideri il credito come un vero e proprio valore e lo sfrutti al massimo per ottenere vantaggi nella sua strategia finanziaria e amministrativa. Se l’impresa ha bisogno di liquidità e dispone di un credito significativo, la cessione rappresenta la soluzione ideale per ottenere la liquidità necessaria, vendendo il credito alle migliori condizioni offerte dal mercato. Questo mercato non è più limitato agli istituti di credito tradizionali, ma comprende anche player del mondo FinTech, grandi imprese e soggetti abilitati all’acquisto e alla movimentazione dei crediti.

La Cessione del Credito: Tanti Vantaggi per l’Impresa

Perché un’impresa ha un vantaggio reale e misurabile quando decide di cedere e vendere un credito? Questa è una domanda comune, soprattutto tra le imprese che non conoscono a fondo questo “prodotto”. Il rischio di trattenere il credito per compensarlo con il rischio di perderlo in toto o in parte, magari impiegando molti anni per esaurirlo, è alto. La vera opportunità consiste nel trasformare il credito in liquidità attraverso la cessione.

Se l’impresa decide di cedere il credito, otterrà denaro fresco che potrà utilizzare per strategie di crescita e sviluppo. I vantaggi sono numerosi:

Capienza fiscale: evitare la perdita di credito

Un primo vantaggio della cessione del credito riguarda la capienza fiscale. Per smaltire un credito fiscale, l’impresa deve avere una capienza fiscale sufficiente, cioè una quantità di tasse che può compensare annualmente. Se un’impresa ha un credito annuale di 100.000 euro ma una capienza fiscale di 80.000 euro, rischia di perdere 20.000 euro di credito, poiché non sarà in grado di compensarli con le imposte dovute. Questo rappresenta un danno economico significativo per l’impresa.

Con la cessione del credito, invece, questo rischio viene annullato. Non è più l’impresa a dover compensare nei confronti dello Stato, ma sarà l’acquirente del credito a fare questa compensazione. In altre parole, l’impresa incassa solo il denaro derivante dalla cessione e può utilizzarlo liberamente senza dover temere perdite di credito. Questo permette alle aziende di ottimizzare il valore del credito senza compromettere risorse o capacità fiscali.

Tempistiche rapide: liquidità immediata

Un altro vantaggio notevole della cessione del credito è rappresentato dalla velocità con cui l’impresa può ottenere liquidità. In un caso tradizionale, il credito fiscale viene "smaltito" in diverse annualità fiscali, il che significa che l’impresa dovrà attendere mesi o anni prima di vedere il valore del credito valorizzato. Se, per esempio, l’impresa ha un credito fiscale che può essere compensato solo su base annuale, dovrà attendere il tempo necessario per completare questa compensazione.

Nel caso della cessione del credito, l’impresa ottiene immediatamente il valore derivante dal credito, in un periodo molto breve, accelerando notevolmente il processo di valorizzazione. Ciò consente all’impresa di monetizzare il proprio credito senza dover attendere i tempi lunghi delle compensazioni fiscali, ottenendo liquidità rapidamente e in modo efficiente. Questo vantaggio è particolarmente utile per le imprese che hanno bisogno di risorse immediate per fronteggiare esigenze operative o per finanziare progetti di sviluppo.

Ottenere liquidità senza garanzie

La cessione del credito offre un altro vantaggio competitivo molto importante: l’ottenimento di liquidità senza necessità di garanzie. Normalmente, quando un’impresa si rivolge a istituti di credito o a player finanziari per ottenere liquidità, si trova ad affrontare variabili come il tasso di interesse richiesto dall'istituto di credito e la garanzia richiesta per la concessione del prestito. Questi fattori possono comportare costi aggiuntivi e difficoltà, soprattutto in un periodo economico difficile.

Con la cessione del credito, invece, il processo è molto più vantaggioso. Sebbene l’impresa ceda il credito a un prezzo inferiore al suo valore nominale, lo sconto richiesto dall’acquirente è normalmente molto vantaggioso per l’impresa. Inoltre, la garanzia per la cessione del credito è praticamente assente, poiché il credito, essendo emesso dallo Stato, è già garantito di per sé. Questo elimina il rischio di fornire garanzie aggiuntive e consente all’impresa di ottenere liquidità rapidamente e senza ulteriori oneri.

In sintesi, velocità di sfruttamento, condizioni vantaggiose e assenza di garanzia fanno della cessione del credito una soluzione che non ha pari sul mercato rispetto all’accesso tradizionale al credito per un’impresa. Rispetto ai prestiti bancari o finanziamenti tradizionali, che richiedono tempi lunghi e garanzie, la cessione del credito rappresenta un’alternativa più rapida, semplice e vantaggiosa. L’impresa, infatti, non dovrà pagare alcun tasso di interesse elevato né mettere in gioco altri beni o asset come garanzia, rendendo la cessione del credito una soluzione di liquidità estremamente efficiente.

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2. Quali sono i crediti fiscali

I crediti fiscali sono tutte quelle somme che un’impresa può vantare nei confronti dello Stato. Si tratta di crediti che possono essere “spesi” per compensare imposte, tasse e contributi. Normalmente, questi crediti vengono compensati tramite il modello F24, che include IVA, tasse sui redditi, contributi per i dipendenti e altre imposte. La peculiarità di un credito fiscale risiede nel fatto che segue tempistiche di compensazione spesso imposte e precise, rendendo più complessa la gestione di questi crediti.

Ecco perché la cessione del credito è particolarmente vantaggiosa per le imprese che possiedono una somma significativa di crediti fiscali: consente di valorizzare il credito immediatamente, senza dover attendere i tempi di compensazione tradizionali, stabiliti dalle normative fiscali.

I crediti derivanti da IVA, IRES, IRAP

I crediti fiscali di cui ci occupiamo in questa guida riguardano principalmente quelli legati a IVA, IRES e IRAP. In molti casi, questi crediti derivano da differenze tra imposte versate e imposte incassate: ad esempio, se un’azienda ha versato più IVA di quella che ha incassato, matura un credito IVA pari alla differenza. Lo stesso principio si applica quando un’azienda ha effettuato investimenti superiori ai ricavi, generando un credito fiscale.

Questi crediti vengono generalmente compensati con altre obbligazioni fiscali che l’impresa ha nei confronti dello Stato. Se l’impresa ha una sufficiente capienza fiscale, cioè un importo di tasse che può coprire il credito, questo può essere compensato senza problemi. Tuttavia, se la capienza fiscale è inferiore al credito maturato, l’impresa rischia di perdere una parte di tale beneficio.

Inoltre, se l’impresa ha bisogno di liquidità immediata per altre necessità, la cessione del credito è la soluzione ideale. Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, questa opzione offre numerosi vantaggi che vengono esplorati in dettaglio.

3. Il Quadro normativo di riferimento

La normativa di riferimento sulla cessione del credito fiscale proviene da diverse fonti, complementari tra loro: il codice civile, la legislazione tributaria, le circolari dell’Agenzia delle Entrate e le leggi di bilancio.

In particolare, la normativa generale stabilisce le figure coinvolte nel processo di cessione del credito: il cedente, ovvero colui che cede il credito a un altro soggetto, e il cessionario, che acquisisce e gestisce il credito (solitamente si tratta di un istituto di credito o di un player finanziario).

SA Finance si inserisce in questo meccanismo, agendo come intermediario tra il cedente e il cessionario, con un ruolo chiave nel guidare l’impresa attraverso il processo di cessione.

Negli ultimi anni, l’esigenza di maggiore liquidità da parte delle imprese, unita alla proliferazione dei crediti fiscali erogati dallo Stato, ha portato a un perfezionamento della disciplina normativa. La normativa varia in base alla natura del credito che si intende cedere. Nel caso dei crediti fiscali legati a IRES, IRAP e IVA, la normativa stabilisce che sia necessaria una richiesta di rimborso da parte del cedente, che assegna la titolarità del credito.

In alcuni casi, è anche possibile cedere un credito futuro, che però avrà effetto solo a fronte della richiesta di rimborso, ma sarà comunque un atto legale vincolante per le parti. La cessione del credito avviene attraverso la stipula di un contratto che deve indicare obbligatoriamente: le parti contraenti, l’oggetto del credito, l’importo del credito e l’obbligo di notifica della cessione.

Si tratta di un atto pubblico (in alternativa una scrittura privata autenticata), a fronte del quale l’Agenzia delle Entrate provvederà a erogare il rimborso al cessionario. È importante sottolineare che non è possibile cedere crediti derivanti da agevolazioni specifiche concesse alle imprese, come ad esempio i crediti d’imposta per la ricerca e lo sviluppo, o quelli legati a particolari situazioni territoriali in cui l’impresa opera.

 

4. Come SA Finance può aiutare un’azienda

SA Finance è un player del mondo della consulenza aziendale, specializzato nel reperimento di contributi e agevolazioni per le imprese, e nella mediazione creditizia. È iscritta all’OAM, l’organismo che riunisce agenti di attività finanziaria e mediatori creditizi, il che la pone come punto di riferimento per le aziende che hanno bisogno di supporto e consulenza nella cessione del credito.

L’attività di SA Finance è particolarmente strategica per le imprese, poiché offre consulenze personalizzate che confrontano le esigenze dell’impresa con le opportunità offerte dal mercato finanziario, in continua evoluzione. SA Finance lavora con i principali player del mercato, scegliendo con attenzione i soggetti con cui collaborare in base a criteri di affidabilità, serietà e onestà.

I 4 Passaggi chiave dell’attività di SA Finance nella cessione del credito

  1. Certificazione del credito: Il primo passo consiste nella verifica delle caratteristiche del credito, per assicurarsi che non sia prescritto e che mantenga tutte le caratteristiche funzionali.
  2. Prefattibilità gratuita: SA Finance garantisce una prefattibilità gratuita dell’operazione, offrendo un’analisi preliminare in tempi rapidi.
  3. Individuazione del canale migliore: L’azienda seleziona il canale più conveniente e adatto alla cessione del credito, scegliendo tra istituti di credito, player FinTech, fondi di investimento e grandi imprese.
  4. Gestione del processo: SA Finance si occupa della documentazione, della sua certificazione e accompagna l’impresa durante tutta la fase di liquidazione del credito ceduto.

SA Finance agisce come vero e proprio soggetto esecutore dell'operazione, supportando l'impresa cedente in ogni fase del processo, dall'analisi delle esigenze iniziali fino alla verifica finale della liquidazione. L'ampia rete di soggetti qualificati con cui SA Finance collabora da anni rappresenta una solida garanzia nell'assicurare le migliori condizioni disponibili sul mercato al momento opportuno.

Uno dei principali vantaggi nell'affidarsi a SA Finance è la poliedricità delle opportunità offerte per la cessione del credito. L'impresa avrà accesso a una vasta gamma di canali, che spaziano dalle soluzioni tradizionali degli istituti di credito alle piattaforme FinTech moderne, passando per banche virtuali, fondi di investimento e grandi imprese, garantendo così il massimo beneficio possibile dalla cessione.

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