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Imprese edili: garanzie per liquidità da SACE

Incluse anche le imprese edili nella misura Supportitalia della società che fa capo a CDP. Prestiti garantiti per investimenti in: circolante, personale, canoni di locazione.

Con un comunicato del 10 febbraio SACE informa delle garanzie per il settore edile. In particolare, SACE S.p.A. supporta le esigenze di liquidità:

  • delle imprese italiane del settore edile (contraddistinte dai codici ATECO 41 e 43);
  • che realizzano interventi in edilizia (di cui all’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, e dalla legge 17 luglio 2020, n.77).

Nell’ambito del programma di intervento straordinario “Supportitalia”, SACE rilascia le proprie garanzie su finanziamenti erogati sotto qualsiasi forma, da banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e degli altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia.

Le imprese edili, che realizzano o hanno realizzato gli interventi beneficianti del cd. “Superbonus 110%” o degli altri “bonus edilizi”, avranno la possibilità di accedere a nuova finanza valorizzando i crediti fiscali maturati prima del 25 novembre 2022, che concorrono a determinare il merito creditizio che le banche attribuiranno alle aziende stesse.

Le linee di credito accordate dalle banche e garantite da SACE, potranno essere utilizzate per finanziare i costi relativi a:

  • nuovi investimenti;
  • capitale circolante;
  • costi del personale;
  • canoni di locazione o affitto di ramo di azienda (coerentemente con le finalità previste dal cd. “Decreto Aiuti”).

Garanzia SupportItalia è lo strumento attraverso cui si rilasciano, entro il 31 dicembre 2023, garanzie per finanziamenti erogati sotto qualsiasi forma a favore delle imprese con sede in Italia colpite dalle conseguenze economiche della crisi russo-ucraina; viene ora estesa questa possibilità anche al settore edile.

L’importo del finanziamento assistito, che potrà coprire fino al 90% dell’importo, non potrà superare il livello maggiore tra:

  • il 15% del fatturato annuo totale medio dell’impresa beneficiaria relativo agli ultimi tre esercizi conclusi;
  • il 50% dei costi sostenuti dall’impresa per fonti energetiche nei 12 mesi precedenti il mese di richiesta di finanziamento.

(Fonte: fiscoetasse)

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