Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge di Bilancio per il triennio 2026–2028, pr...
ApprofondisciCredito d’imposta ZES e Nuova Sabatini si rinnovano con miliardi di euro per chi investe nel 2026
Il credito d’imposta per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno sarà rifinanziato su base triennale. Lo prevede la nuova bozza della legge di bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri, che assegna 2,3 miliardi di euro per il 2026, 1 miliardo per il 2027 e 750 milioni per il 2028.
Nuova finestra temporale 2026–2028
Il nuovo periodo agevolabile coprirà gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2026 al 15 novembre 2028.
Il rifinanziamento tiene conto anche dell’imminente estensione del perimetro ZES a nuove regioni come Umbria e Marche, rafforzando così la strategia di coesione territoriale e rilancio industriale.
Il meccanismo rimane a doppio passaggio
Le imprese dovranno:
- Inviare una prima comunicazione all’Agenzia delle Entrate sull’ammontare delle spese programmate (dal 21 marzo al 30 maggio per ciascun anno);
- Inviare una comunicazione integrativa, a posteriori, per certificare l’effettiva realizzazione degli investimenti:
- Dal 3 al 17 gennaio 2027
- Dal 3 al 17 gennaio 2028
- Dal 18 novembre al 2 dicembre 2028
I modelli operativi e le istruzioni definitive saranno resi noti con un provvedimento delle Entrate atteso entro gennaio 2026.
Novità anche per le Zone Logistiche Semplificate (ZLS)
Accanto al credito ZES, viene rifinanziato anche il credito d’imposta per le ZLS – le Zone Logistiche Semplificate – con 100 milioni all’anno dal 2026 al 2028, destinati a supportare investimenti infrastrutturali e produttivi.
Le ZLS attualmente istituite si trovano nel Nord Italia e comprendono:
- Porto di Venezia-Rodigino
- Porto e retroporto di Genova
- Lombardia
- Emilia-Romagna
- Toscana
- Friuli-Venezia Giulia
I fondi provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021–2027, con l’80% delle risorse destinato al Mezzogiorno, in linea con gli obiettivi di riequilibrio territoriale.
Le altre misure per le imprese: Sabatini, Contratti di sviluppo e promozione all’estero
La legge di bilancio 2026 prevede anche il potenziamento di altri strumenti fondamentali per la crescita e la competitività delle imprese italiane:
- Nuova Sabatini rifinanziata:
- 200 milioni per il 2026
- 450 milioni per il 2027
per acquisto di beni strumentali, anche in leasing.
- Contratti di sviluppo:
- 250 milioni nel 2027
- 50 milioni nel 2028
- 250 milioni nel 2029
- Sostegno al turismo:
150 milioni complessivi nel triennio 2026–2028 per contributi a fondo perduto nelle filiere turistiche - Export e internazionalizzazione:
- 300 milioni al programma di promozione ICE
- 100 milioni aggiuntivi per operazioni SIMEST in venture capital e investimenti partecipativi
Focus sul Fondo di Garanzia PMI
Ancora nessuna disposizione ufficiale per il Fondo di garanzia per le PMI, il cui attuale impianto – con copertura all’80% per investimenti e 50% per liquidità – scade a fine 2025. Tutto lascia presagire che la questione verrà affrontata durante l’esame parlamentare della legge di bilancio.
In sintesi:
Il 2026 si aprirà con una dotazione senza precedenti per sostenere investimenti strategici nel Mezzogiorno, ma anche nel Centro e nel Nord Italia. Dalle ZES alle ZLS, passando per la Sabatini, contratti di sviluppo e fondi per l’export, il pacchetto imprese punta a spingere crescita, innovazione e attrazione di capitali.
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