Credito d’imposta ricerca e sviluppo
Aperto
Credito d’imposta fino al 20% e fino a un massimo di 5.000.000 euro annui.
Beneficiari: tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Obiettivo: sostenere la ricerca industriale, l’innovazione tecnologica (anche 4.0), il design e l’ideazione estetica, la transizione ecologica.
Investimenti ammissibili e credito d’imposta spettante.
1. Attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale (lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni commerciali dirette; ricerca pianificata o indagini critiche; acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo).
- Fino al 31/12/2022: credito d’imposta del 20% nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro;
- dal 01/01/2023 al 31/12/2031: credito d’imposta del 10% nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.
2. Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati (per prodotto o processo di produzione nuovo o sostanzialmente migliorato si intende un bene materiale o immateriale o un servizio o un processo che si differenzia, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa, sul piano delle caratteristiche tecnologiche o delle prestazioni o dell’ecocompatibilità o dell’ergonomia o per altri elementi sostanziali rilevanti nei diversi settori produttivi).
- Fino al 31/12/2023: credito d’imposta del 10% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro;
- dal 01/01/2024 al 31/12/2025: credito d’imposta del 5% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
3. Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
- Fino al 31/12/2022: credito d’imposta del 15% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro;
- dal 01/01/2023 al 31/12/2023: credito d’imposta del 10% nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro;
- dal 01/01/2024 al 31/12/2025: credito d’imposta del 5% nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
4. Attività di design e ideazione estetica diversi da quelli svolti nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo e di innovazione tecnologica descritta nei punti precedenti. Per le imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, è ammissibile anche l’attività di concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari.
- Fino al 31/12/2023: credito d’imposta del 10% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro;
- dal 01/01/2024 al 31/12/2025: credito d’imposta del 5% nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Nel rispetto dei massimali e a condizione della separazione analitica dei progetti e delle spese ammissibili pertinenti alle diverse tipologie di attività, è possibile applicare il beneficio anche per più attività ammissibili nello stesso periodo d’imposta. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all’avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione previsti.
Le imprese che si avvalgono di tale misura effettuano una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico.
L’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le sole imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione della documentazione contabile sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a euro 5.000,00.
Spese ammissibili: spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo; quote di ammortamento, canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati; spese per contratti di ricerca; quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali; spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta; spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.
Ai fini dei successivi controlli, le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono tenute a redigere e conservare una relazione tecnica asseverata che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai progetti o ai sottoprogetti in corso di realizzazione.
E’ possibile incrementare l’agevolazione grazie al cumulo con un il patent box.
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FAQ CREDITO D’IMPOSTA RICERCA E SVILUPPO
Cosa si intende per attività di ricerca e sviluppo?
Come si calcola il credito d'imposta ricerca e sviluppo?
Da quando posso utilizzare il credito ricerca e sviluppo?
Quali sono gli investimenti in ricerca e sviluppo?
[A_000008]
Riferimento di legge: L. 160/2019 art. 1 commi 198-209 e ss.mm.ii.
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