Transizione 5.0: le due facce della medaglia

Le cosiddette “transizioni gemelle”, digitale e green, sono diventate pilastri fondamentali, con l’Europa in prima linea nel delineare una roadmap ambiziosa e soggetta a vivaci dibattiti sulla sua attuabilità.


In un contesto economico caratterizzato da incognite e sfide senza precedenti, gli imprenditori italiani si trovano di fronte a un periodo di rischi e opportunità. La capacità di essere agili nel navigare attraverso turbolenze burocratiche e avversità economiche si rivela cruciale in questo scenario. Il clima di incertezza che avvolge l’economia italiana per il 2024 si presenta come complesso, con forze che agiscono in direzioni opposte: nel primo semestre, ci si aspetta che prevalga l’impatto della stretta monetaria, mentre nel secondo semestre il sostegno arriverà dal recupero del potere d’acquisto delle famiglie e dall’accelerazione della spesa finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In ambito ESG, normative come il “Lieferkettengesetz” tedesco impongono nuove sfide alle imprese, soprattutto a quelle italiane che operano in questo mercato, richiedendo un allineamento agli standard ambientali, sociali e di governance. Tale scenario offre sia opportunità che sfide per coloro che adottano un approccio proattivo e tempestivo.

Per quanto riguarda la digitalizzazione e l’innovazione, l’Italia occupa attualmente la 26ª posizione nel Global Innovation Index 2023. Nonostante un avanzamento di due posizioni rispetto all’anno precedente, il paese resta distante dai leader europei e dalle principali economie del G7. Questo sottolinea l’importanza di investire in ricerca, sviluppo e iniziative green, non solo per migliorare la competitività aziendale, ma anche per colmare il divario con i paesi più avanzati dal punto di vista tecnologico ed economico.

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