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Settore aerospaziale: finanziamenti a tasso zero per le aziende.

Dal 1° luglio le imprese del settore aerospaziale possono presentare le domande.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato sul proprio sito ufficiale il Decreto Direttoriale dell’11 giugno 2024, che, in base alla Legge 808/85, avvia il finanziamento di progetti volti a promuovere e rafforzare le attività di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale legate alla Sicurezza Nazionale. Questa iniziativa, già delineata e regolamentata dal ministro Adolfo Urso attraverso il Decreto Ministeriale del 28 settembre 2023, mira a sostenere lo sviluppo e a potenziare la competitività delle imprese del settore aeronautico italiano. Si tratta di una misura significativa, che non veniva attuata in maniera simile da oltre dieci anni.

Soggetti ammessi

Possono accedere ai finanziamenti le imprese che operano principalmente nel settore aerospaziale e che, nei due anni precedenti la domanda, abbiano realizzato un fatturato medio pari ad almeno il 50% per le grandi imprese o il 25% per le PMI derivante da attività di costruzione o trasformazione di aeromobili, motori, sistemi ed equipaggiamenti aerospaziali, meccanici ed elettronici. Le imprese interessate devono inoltre possedere i seguenti requisiti: a) Avere una sede stabile in Italia; b) Essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese; c) Essere pienamente operative, non in liquidazione e non soggette a procedure concorsuali; d) Essere in regola con la restituzione di fondi relativi a revoche di agevolazioni concesse dal Ministero; e) Non trovarsi in difficoltà economica, secondo la comunicazione della Commissione Europea 249/1 del 31 luglio 2014.

Aree tecnologico-produttive di intervento

Le proposte progettuali devono riguardare le seguenti aree tecnologico-produttive del settore aerospaziale:

  • Velivoli a pilotaggio remoto per sorveglianza e acquisizione di obiettivi, inclusi UAV MALE e UCAV;
  • Sistemi di addestramento militare aeronautico avanzato;
  • Sistemi e velivoli da combattimento di sesta generazione;
  • Velivoli militari ad ala rotante ad alte prestazioni;
  • Sistemi satellitari militari avanzati;
  • Componenti Radar Assorbenti (RAM), radome Frequency Selective Surface (FSS), e materiali a bassa tracciabilità infrarossa o acustica;
  • Componenti ad alta resistenza termica per motori aeronautici e spaziali;
  • Sistemi radar AESA e sensori millimetrici integrati;
  • Sistemi per contrastare minacce IED;
  • Sensori acustici e radar multispettrali a scansione elettronica;
  • Sistemi complessi C4ISR e di difesa cibernetica;
  • Sistemi di guerra elettronica e contromisure IR (DIRCM);
  • Sistemi crittografici di nuova generazione;
  • Sistemi di guida e sensori per sistemi ISR e d’armamento stand-off;
  • Sistemi AI per ottimizzazione di sistemi da combattimento stealth;
  • Sistemi di navigazione in contesto GNSS-denied;
  • Algoritmi avanzati di elaborazione dati da sensori multipli;
  • Sistemi per la collaborazione tra piloti e velivoli unmanned;
  • Sistemi autonomi;
  • Sistemi di propulsione per velivoli di sesta generazione;
  • Sistemi di gestione dell’energia elettrica a bordo velivolo;
  • Sistemi di comunicazione LPD e LPI LOS e BLOS;
  • Sistemi avionici resilienti agli attacchi cyber;
  • Tecnologie per manutenzione predittiva di componenti militari;
  • Sistemi avanzati di addestramento piloti e manutentori;
  • Sistemi d’arma laser;
  • Microchip.

Modalità e scadenze di presentazione delle domande

Le richieste di accesso ai finanziamenti, redatte secondo i moduli disponibili sul sito del MIMIT, nei formati PDF ed Excel conformi alle “Linee guida per la creazione di documentazione accessibile” dell’AgID, devono essere inviate tramite PEC al Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Direzione Generale per la politica industriale e la riconversione – Divisione XI, dal 1° luglio 2024 (dalle ore 12:00) fino al 31 ottobre 2024 (entro le ore 16:00). Le domande non conformi verranno respinte o considerate irricevibili.

Quali sono le spese ammissibili

Per i progetti, sono ammissibili al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, le seguenti tipologie di costi e spese sostenuti per la loro realizzazione, a partire dall’esercizio finanziario dell’anno di presentazione della proposta progettuale:

– A. Costi del personale: riferibile al personale tecnico, ricercatori e altro personale ausiliario, dipendente o in rapporto di collaborazione, direttamente impiegato nelle attività del progetto di ricerca e sviluppo.

– B. Costi di strumentazioni e attrezzature: ossia i costi delle strumentazioni e delle attrezzature, nuove di fabbrica, per il periodo e nella misura in cui sono utilizzati per le attività del progetto. Se le strumentazioni e le attrezzature non sono utilizzate per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono ammissibili solo i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del programma.

– C. Servizi di consulenza e prestazioni di terzi: che riguardano i servizi di consulenza e le prestazioni di terzi utilizzate esclusivamente ai fini del progetto, per l’attività di ricerca e sviluppo, compresa l’acquisizione di risultati di ricerche, brevetti, know-how e diritti di licenza nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato.

– D. Costi dei materiali: quindi i costi per le materie prime, componenti, semilavorati, materiali di consumo specifico utilizzati per la realizzazione del progetto.

– E. Costi indiretti/spese generali: si precisa che, per quanto riguarda le strumentazioni e attrezzature, i materiali e i servizi di consulenza, non saranno considerate ammissibili spese di importo inferiore a 500 euro, al netto di IVA.

Che tipo di finanziamenti sono concessi?

Per i progetti sono concessi finanziamenti a tasso zero nella misura massima del 100% dei costi/spese ammissibili.

finanziamenti concessi non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche concesse, in qualsiasi forma, per i medesimi costi/spese.

Non sono ammessi al finanziamento progetti comportanti costi e spese, riconosciuti ammissibili,
inferiori a 5 milioni di euro se presentati da singole imprese o a 7 milioni di euro se presentati da
imprese associate.

I progetti devono avere una durata non inferiore a due e non superiore a cinque anni.

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