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Riversamento spontaneo credito d’imposta ricerca e sviluppo: il termine è il 31 ottobre

Lo ha stabilito il D.L. n. 39/2024.

Secondo quanto stabilito dal D.L. n. 39/2024, c’è tempo fino al 31 ottobre prossimo per avvalersi della procedura di riversamento del credito d’imposta per ricerca e sviluppo.

Questa procedura permette a coloro che, al 22 ottobre 2022, hanno utilizzato in compensazione un credito R&S in modo errato (ex art. 3 del D.L. n. 145/2013), di regolarizzare la propria posizione. L’adesione volontaria prevede il riversamento del credito indebitamente utilizzato, senza l’applicazione di sanzioni o interessi e garantisce l’esenzione dalla punibilità per il reato di indebita compensazione, come previsto dall’art. 10-quater del DLgs. n. 74/2000.

La sanatoria si applica ai crediti accumulati negli anni dal 2015 al 2019 e utilizzati in compensazione tramite F24 entro il 22 ottobre 2022. La regolarizzazione permette di sanare situazioni come:

  • L’utilizzo indebito di un credito per attività che, pur non rientrando totalmente o parzialmente tra quelle di R&S, sono state comunque effettivamente svolte (ad esclusione dei crediti derivanti da attività fraudolente o simulate);
  • Un’errata applicazione del comma 1-bis dell’art. 3 del D.L. n. 145/2013;
  • Errori nella quantificazione o identificazione delle spese ammissibili, violando i principi di pertinenza e congruità;
  • Errori nel calcolo della media storica di riferimento (2012-2013-2014).

Tuttavia, la procedura di riversamento non è ammessa per i crediti già oggetto di accertamento tramite atti di recupero crediti o altri provvedimenti impositivi divenuti definitivi al 22 ottobre 2022.

Passaggi per Aderire alla Procedura di Riversamento

Per aderire alla sanatoria, occorre seguire questi passaggi:

  1. Presentare l’istanza tramite apposito modello telematico entro il 31 ottobre 2024;
  2. Procedere al riversamento del credito indebitamente utilizzato entro il 16 dicembre 2024, senza utilizzare la compensazione. Il versamento può essere effettuato in tre rate annuali uguali, con scadenze fissate al 16 dicembre 2024, 16 dicembre 2025 e 16 dicembre 2026, con l’aggiunta degli interessi legali.

La regolarizzazione si perfeziona solo con il versamento totale del credito indebitamente fruito. Se una delle rate non viene pagata entro la scadenza, la procedura non si considera completata, e saranno iscritti a ruolo gli importi residui, con l’aggiunta di sanzioni e interessi.

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