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ApprofondisciLa Commissione europea ha dato il via libera al pagamento della quarta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), garantendo all’Italia di raggiungere l’obiettivo di incassare entro l’anno i 16,5 miliardi di euro legati ai 28 obiettivi del primo semestre del 2023. Questo porta il totale dei fondi del Next Generation EU incamerati dall’Italia a 101,9 miliardi, corrispondenti al 52% della dotazione del Piano. La premier esulta per il fatto che l’Italia sarà l’unico Stato dell’Unione Europea a ricevere la quarta rata, attribuendo il risultato alla collaborazione con la Commissione.
La Commissione europea ha elogiato l’Italia per le importanti riforme attuate, tra cui quelle relative agli appalti, al sistema giudiziario e al fisco. Il vicepresidente della Commissione ha aggiunto che anche la riforma fiscale è stata apprezzata. Il Commissario all’Economia ha sottolineato l’impegno dell’Italia nella modernizzazione della pubblica amministrazione, nella riduzione dei ritardi dei pagamenti e nel miglioramento dell’assistenza agli anziani.
Il via libera europeo ha influenzato positivamente il clima interno, che era caratterizzato da incertezze legate alla revisione del Piano. Tuttavia, la questione delle risorse destinate a sostituire i 10 miliardi di progetti comunali eliminati dal Piano rimane una sfida aperta. Il Ministro per il Pnrr ha presieduto una riunione con i sindaci, ma non sono state fornite certezze tempestive sulle opere da finanziare e sui fondi alternativi. Il Ministro ha dichiarato che il confine tra i Piani urbani integrati e i progetti di rigenerazione urbana sarà definito su criteri oggettivi, ma non sono stati forniti dettagli o indicazioni puntuali sulle coperture finanziarie.
Il governo prevede di ottenere risorse significative dalla rimodulazione del Piano nazionale complementare, dal programma di coesione 2021-2027 e dal Fondo nazionale della coesione. Inoltre, si sta considerando l’utilizzo dei fondi originali destinati alle piccole opere comunali non spesi a causa del Pnrr.
Il governo ha confermato l’intenzione di emanare un nuovo decreto per disciplinare l’attuazione del Pnrr rivisto, con clausole anti-ricorsi e focus sulla spesa per garantire la responsabilità dei soggetti attuatori. Il Ministro per il PNRR ha invitato enti locali, imprese e associazioni a formulare proposte normative per contribuire alla definizione del decreto. Sindaci e costruttori hanno richiesto garanzie sulle opere da finanziare e semplificazioni per accelerare i cantieri.
Gli incontri con i soggetti attuatori continueranno, e nel mese di dicembre è prevista una relazione del Governo al Parlamento sull’attuazione del Piano. La trasparenza delle riforme è una richiesta avanzata da The Good Lobby, presente per la prima volta nella cabina di regia, che chiede un “tracciamento preciso delle riforme”, attualmente assente su Italia Domani.
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