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PNRR: spesi fino ad ora 42 miliardi

La revisione approvata da Bruxelles ha comportato una diminuzione di quasi 10 miliardi nelle entrate previste per l’anno prossimo, ma ha fatto aumentare quelle previste nei calendari del 2025 e, soprattutto, del 2026.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano, rivisto in collaborazione con l’Unione Europea, ha subito un rinvio degli obiettivi e delle risorse, come evidenziato dalla nuova curva delle rate. Questa revisione ha comportato una diminuzione di quasi 10 miliardi nelle entrate previste per l’anno prossimo, ma ha fatto aumentare quelle previste nei calendari del 2025 e del 2026.

Questo slittamento riguarda anche la spesa per gli investimenti, con nuovi dati che confermano un ritmo lento nel loro progresso. Il Ragioniere Generale dello Stato, Biagio Mazzotta, ha recentemente fornito alcune cifre durante la sua partecipazione agli “Stati generali della ripartenza” a Bologna, evidenziando una spesa complessiva di 42 miliardi fino a oggi, considerando anche superbonus e transizione 4.0, misure che rappresentano circa 26 miliardi di questa cifra.

Tuttavia, una volta depurati i 26 miliardi relativi ai crediti d’imposta automatici per edilizia e imprese, la spesa effettiva per gli investimenti si ferma a circa 16 miliardi, rappresentando il 9,5% dei 168,3 miliardi destinati agli investimenti secondo la Corte dei Conti.

Il Piano ha subito una revisione che modifica anche la distribuzione delle rate nei prossimi anni. Nel 2024, l’Italia dovrebbe ricevere gli assegni relativi alle scadenze del 31 dicembre 2023 e del 30 giugno 2024, ma la nuova scansione prevede un importo leggermente superiore ai 19 miliardi anziché i 28 miliardi inizialmente previsti.

L’impatto del PNRR sulla crescita è stato finora limitato rispetto alle ambizioni iniziali, ma lo slittamento della spesa potrebbe concentrare gli sforzi nei prossimi anni. La riscrittura del Piano ha anche portato a una maggiore attenzione alle imprese, con 12,4 miliardi dedicati a questo settore.

La Corte dei Conti ha manifestato un interesse nella collaborazione con la Pubblica Amministrazione per accelerare la spesa, proponendo la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di richiedere pareri preventivi sul PNRR alla Corte dei Conti. Questo approccio mira a rendere la Corte più collaborativa e a facilitare la firma degli atti del Piano, contribuendo così a superare eventuali ritardi e migliorare l’efficacia dell’implementazione del PNRR.

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