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ApprofondisciIl Governo Italiano ha presentato ufficialmente alla Commissione europea la propria proposta di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e di integrazione con REPowerEU.
Da un punto di vista formale, il regolamento UE 2021/241 che ha istituito il Dispositivo di Ripresa e Resilienza ha fin da subito contemplato la possibilità di rivedere i Piani nazionali in situazioni oggettive che ne compromettano la realizzazione. Le trasformazioni del contesto socio-economico e le sfide emerse durante l’attuazione del PNRR, hanno portato il Governo italiano a una riconsiderazione dei progetti contenuti nel Piano, al fine di apportare le modifiche e le integrazioni indispensabili per garantire il raggiungimento degli obiettivi entro il 30 giugno 2026. Inoltre, grazie all’iniziativa REPowerEU, avviato dalla Commissione europea con l’obiettivo di ridurre la dipendenza del gas russo, sono state destinate all’Italia risorse aggiuntive pari a 2,76 miliardi di euro.
La proposta di modica presentata non va a toccare la struttura del PNRR e le sue Missioni ma conta complessivamente 144 proposte di modifiche tra Investimenti e Riforme.
Tali proposte sono state fatte al fine di garantire il completamento delle misure entro il 2026 e possono essere classificare in tre tipologie:
In particolare, le misure da cancellare ammontano complessivamente a 15.9 miliardi di euro e sono:
La proposta inoltre indica anche come verrebbero riutilizzati i fondi delle misure tagliate: nelle intenzioni del Governo sono previsti finanziamenti aggiuntivi per alcune misure già esistenti (es. asili nido, agricoltura) e per nuove misure nate da esigenze specifiche (es: ricostruzione delle zone dell’Emilia-Romagna colpite dalle recenti alluvioni).
Con l’implementazione del REPowerEU l’Italia mira a raggiungere obiettivi strutturali di competitività, sicurezza e autonomia energetica stabiliti dall’Unione Europea.
Con misure per un totale di 19 miliardi di euro, il nuovo capitolo prevede una serie di misure strategiche che coinvolgono diversi settori chiave. In particolare, la proposta si articola in tre misure di investimento e sei riforme.
Le misure di investimenti riguardano:
Inoltre, sono previste sei riforme settoriali:
La Commissione europea valuterà la proposta italiana e in particolare se le modifiche al Piano soddisfano ancora i criteri di valutazione delineati nel Regolamento europeo. Se la valutazione della Commissione avrà riscontro positivo, verrà presentata al Consiglio europeo che avrà massimo quattro settimane di tempo per approvarle.
(fonte: first.art-er)
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