Sa Finance al fianco della Filiera dell’Ottone: un modello di eccellenza e sostenibilità
Oggi il Giornale di Brescia ha sottolineato l’importanza di creare sistemi produttivi sinergic...
ApprofondisciIl Piano Transizione 5.0, nato per supportare la digitalizzazione e l’efficienza energetica delle imprese, sta incontrando rallentamenti significativi. Nonostante la promessa di agevolazioni finanziarie, le aziende segnalano una serie di ostacoli burocratici e requisiti complessi che stanno rallentando l’avvio degli investimenti.
In tre mesi, solo 99 milioni di euro in crediti d’imposta sono stati prenotati da 324 imprese, appena l’1,6% dei 6,23 miliardi previsti. Se si includono i progetti in fase di revisione, il totale sale a 116 milioni, ma i numeri restano comunque ben al di sotto delle aspettative. Questa lentezza è attribuita alle complesse procedure di registrazione e alla necessità di rispettare severi criteri imposti dai regolamenti europei.
Uno dei problemi principali è l’obbligo di utilizzare pannelli fotovoltaici made in Europe, spesso difficili da reperire o troppo costosi. Questo ha spinto molte imprese a rivedere i propri piani di investimento, con alcuni progetti che sono stati addirittura sospesi. Matteo Parravicini, CEO di Para, ha raccontato come due dei suoi tre progetti siano stati bloccati per l’impossibilità di soddisfare queste condizioni.
Il governo sta preparando un emendamento per modificare il piano e renderlo più attraente per le imprese. Le novità includono:
L’obiettivo è sostenere soprattutto le piccole e medie imprese, premiando maggiormente gli investimenti più contenuti.
Un altro aspetto critico è la necessità di calcolare il risparmio energetico ex-ante ed ex-post, un processo che richiede la raccolta e l’analisi di una grande quantità di dati. Le PMI, in particolare, trovano queste richieste difficili da gestire, e molte aziende stanno lottando per dimostrare l’efficienza energetica dei nuovi investimenti rispetto a tecnologie alternative.
Per incentivare l’utilizzo di pannelli fotovoltaici europei, il governo intende aumentare le maggiorazioni già previste. Gli investimenti in moduli ad alta efficienza potrebbero beneficiare di una base di calcolo superiore al loro costo effettivo, arrivando al 150%. Inoltre, un nuovo super-incentivo sarà destinato ai pannelli leggermente meno efficienti ma interamente made in Europe.
Infine, il piano correttivo consentirà alle Energy Service Company (Esco) di ottenere crediti d’imposta per progetti di innovazione energetica realizzati presso le aziende. Questo ampliamento delle agevolazioni mira a favorire ulteriormente la transizione energetica del tessuto imprenditoriale italiano.
Se la burocrazia e le complessità del Piano Transizione 5.0 ti sembrano un ostacolo insormontabile, Sa Finance è qui per aiutarti. Con la nostra esperienza quasi trentennale nella finanza agevolata, possiamo supportarti nella presentazione dei progetti e nell’ottenimento dei crediti d’imposta 5.0, semplificando ogni passaggio e massimizzando le opportunità per la tua azienda.
Scopri il nostro servizio oppure chiamaci per una consulenza gratuita!
Compila il modulo sottostante, un nostro esperto ti contatterà entro 24h
Oggi il Giornale di Brescia ha sottolineato l’importanza di creare sistemi produttivi sinergic...
ApprofondisciLe PMI lombarde appartenenti a filiere riconosciute da Regione Lombardia hanno ora accesso a un̵...
ApprofondisciFinalità dell’iniziativaLe PMI hanno ora un’opportunità unica per accedere a forme di finanziamento ...
ApprofondisciRispettare l’ambiente anche con piccoli gesti
Questa schermata consente al tuo monitor di consumare meno energia quando il computer sta inattivo o quando ti allontani.
Per riprendere la navigazione ti basterà cliccare un punto qualsiasi dello schermo.