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Piano Transizione 5.0: previsti crediti d’imposta fino al 40%

Nel contesto del Piano Transizione 5.0, finalizzato a agevolare la trasformazione dei processi produttivi delle imprese in prospettiva green, le trattative tra il Governo e la Commissione UE si trovano nella fase finale.

Le discussioni tra il Governo e la Commissione Europea riguardo a RePower EU e PNRR sono in fase di conclusione, con un termine previsto entro le prossime due settimane. Raffaele Spallone, dirigente della divisione digitalizzazione delle imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha annunciato questa notizia durante il Forum Industria Digitale tenutosi a Cremona e organizzato da Anie Automazione e Messe Frankfurt Italia.

Spallone ha sottolineato che il Piano Transizione 5.0 mira a promuovere la complementarità tra digitalizzazione e sostenibilità ambientale. Questo piano rappresenta un’evoluzione del Piano Transizione 4.0, con l’obiettivo di facilitare la ristrutturazione dei processi produttivi delle imprese nell’ottica della sostenibilità ambientale, sfruttando le tecnologie digitali.

La parte 4.0 del piano rimarrà invariata fino alla fine del 2025 con le attuali aliquote del 20% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, che diminuiscono al 10% per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni, e successivamente al 5% per quelli fino a 20 milioni di euro.

La novità riguarderà i progetti con impatto ambientale (“green”). Grazie alle “importanti risorse” del piano RePowerEU, stimato intorno a 4 miliardi di euro, “stiamo lavorando a un piano che vedrà le aliquote salire al 40% per investimenti fino a 30 milioni“, ha anticipato Spallone.

Il meccanismo rimarrà basato sui crediti d’imposta, ma con una differenza significativa: il focus non sarà più su specifiche categorie merceologiche come attualmente per la parte 4.0, ma si concentrerà su progetti che promuovono la sostenibilità ambientale. Questi progetti potranno beneficiare di aliquote fino al 40% per investimenti fino a 30 milioni di euro.

Per sostenere le cosiddette “twin transitions” (transizioni gemelle), i piani Transizione 4.0 e Transizione 5.0 assumeranno un ruolo centrale. Tuttavia, altrettanto cruciale è la nuova organizzazione che il Governo sta sviluppando per l’ecosistema del trasferimento tecnologico.

Spallone sottolinea l’importanza del rifinanziamento dei Competence Center, degli EDIH (Digital Innovation Hubs), delle Test & Experimentation Facilities e dei prossimi poli di innovazione delle associazioni di categoria. Questi elementi sono essenziali per affrontare le sfide connesse alle “transizioni gemelle”, che indicano – appunto – la necessità di una transizione sia digitale che verde.

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