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Nuova Sabatini, fondi in esaurimento

In compenso, sono imminenti i nuovi incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0.

Nuova Sabatini: Successo e Rifinanziamento

Anche nel 2024, la misura “Beni Strumentali” – Nuova Sabatini Green è ripartita con grande successo, grazie a un rifinanziamento di 100 milioni di euro e alla disponibilità del contributo in un’unica tranche, che ha previsto l’accorpamento delle rate e l’adozione delle nuove norme sui contributi alle PMI stabilite dal Regolamento UE 2023/1315.

Esaurimento Imminente dei Fondi Disponibili

Tuttavia, i fondi stanno per esaurirsi, come evidenziato dal contatore in tempo reale pubblicato sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che segnala che il 98% delle risorse disponibili è stato prenotato, per un totale di oltre 4 miliardi di euro. Sono ancora disponibili oltre 99 milioni di euro.

Questo strumento facilita l’accesso al credito per le micro, piccole e medie imprese, incentivando investimenti innovativi e sostenibili in macchinari nuovi, software e tecnologie digitali. Offre un finanziamento agevolato e un contributo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che copre gli interessi.
La nuova normativa europea, integrata nella disciplina dello strumento, proroga fino al 2026 il regolamento GBER relativo agli aiuti di Stato per la transizione verde e digitale.

La misura prevede finanziamenti che vanno da 20.000 a 4 milioni di euro, con una durata massima di cinque anni, concessi da banche e intermediari aderenti alla Convenzione “Beni Strumentali”. Inoltre, il Fondo di Garanzia PMI può coprire fino all’80% dell’importo finanziato.

La Nuova Sabatini include anche un contributo in conto impianti da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE), calcolato sul valore degli interessi convenzionali di un finanziamento al tasso annuo del:

  • 2,75% per investimenti ordinari,
  • 3,575% per investimenti 4.0,
  • 3,575% per investimenti green.

I beni 4.0 ammissibili al contributo maggiorato sono quelli elencati negli allegati 6A e 6B delle Circolari 14036/2017 e 269210/2018.

Requisiti per la Presentazione delle Domande

Possono presentare domanda di accesso alla Nuova Sabatini tutte le micro, piccole e medie imprese, indipendentemente dal settore produttivo (inclusi agricoltura e pesca), ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative. Le imprese devono rispettare la definizione di PMI secondo i criteri UE:

  • Microimpresa: meno di 10 addetti e un fatturato o totale annuo di bilancio fino a 2 milioni di euro;
  • Piccola impresa: meno di 50 addetti e un fatturato o totale annuo di bilancio fino a 10 milioni di euro;
  • Media impresa: meno di 250 addetti, un fatturato annuo fino a 50 milioni di euro o un totale di bilancio fino a 43 milioni di euro.

La Nuova Sabatini offre credito finalizzato all’acquisto o all’acquisizione in leasing di beni materiali o immateriali ad uso produttivo.

Tipologie di Investimenti Ammissibili

Solo gli investimenti in beni nuovi, autonomi e correlati all’attività produttiva dell’impresa sono ammissibili al contributo. Devono rientrare nelle categorie di immobilizzazioni materiali, come “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, oltre alle immobilizzazioni immateriali come “software” e “tecnologie digitali”.

NB: Non sono ammessi investimenti agevolati in terreni o edifici, beni usati o rigenerati, o beni in fase di sviluppo.

I programmi d’investimento devono essere riconducibili a una delle seguenti tipologie:

  • Investimento in attivi materiali e immateriali per la creazione di un nuovo stabilimento;
  • Ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
  • Diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente;
  • Cambiamento sostanziale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti o della fornitura complessiva del servizio o dei servizi interessati dall’investimento nello stabilimento;
  • Acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento che è stato chiuso o sarebbe stato chiuso senza tale acquisizione, mediante un’operazione che avviene a condizioni di mercato, da parte di terzi che non hanno relazioni con l’acquirente.

L’acquisto di azioni di un’impresa non è considerato un investimento iniziale e quindi è escluso dall’agevolazione.

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