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Ministero delle Imprese e del made in Italy: più risorse per Industria 5.0

Il Ministro annuncia un aumento delle risorse rispetto ai 4 miliardi previsti a luglio.

Nell’ambito della Transizione 5.0, il governo italiano ha aumentato l’impegno finanziario, fissando l’obiettivo di raggiungere 12 miliardi di euro entro il 2024-2025. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza dei prossimi due anni, definendoli “decisivi”. L’esecutivo si impegna a dedicare il massimo sforzo per sostenere l’evoluzione tecnologica del sistema produttivo nazionale.

Durante la sua partecipazione all’Assemblea di Federmanager a Roma, Urso ha annunciato che la riprogrammazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a livello comunitario, tramite l’utilizzo dello strumento Repower-EU, mirerà principalmente a sostenere le imprese. L’obiettivo è affrontare la doppia sfida della transizione ecologica e digitale. Urso ha specificato che, insieme alle risorse già allocate nella Legge di Bilancio, destinate esclusivamente alla Transizione 5.0, si prevede di destinare complessivamente 12 miliardi di euro nei prossimi due anni, ovvero nel periodo 2024-2025. Questo intervento precederà la rendicontazione del PNRR, programmata entro giugno 2026.

A luglio scorso, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva sottoposto alla Cabina di Regia Pnrr proposte di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e di Repower-EU, impegnando 4 miliardi di euro per la Transizione 5.0. Adesso, le risorse destinate alla trasformazione digitale e sostenibile sono state triplicate.

Il paradigma dell’Industria 5.0, o Transizione 5.0, rappresenta una vera trasformazione, definendosi come una “collaborative industry”. Questo modello d’impresa si caratterizza per la sinergia tra l’uomo e la macchina, con l’obiettivo di conferire un valore aggiunto alla produzione mediante la creazione di prodotti personalizzati, rispondenti alle esigenze dei consumatori e rispettosi dell’ambiente.

Questo approccio costituisce un’evoluzione dell’Industria 4.0 e si fonda sull’accelerato sviluppo delle tecnologie 4.0, specialmente nei settori dell’ICT, dell’Intelligenza Artificiale e della robotica. Tale progresso ha condotto alla realizzazione di sistemi cyber-fisici (CPS) e dispositivi IoT sempre più avanzati.

Il documento della Commissione, intitolato “Industry 5.0: verso un’industria europea sostenibile, human-centric e resiliente”, sottolinea che l’Industria 5.0 può generare vantaggi significativi per l’industria, per i lavoratori e per la società nel suo complesso.

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