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Materie prime, prezzi e scenari dopo un anno di guerra

Nell’ultimo anno, i prezzi delle materie prime sono stati altamente volatili. Ecco i fattori che potrebbero influire sui prezzi delle commodity.

Dopo 12 mesi di conflitto, si nota che la guerra tra Russia e Ucraina è uno dei fattori che ha spinto verso l’alto i prezzi delle materie prime. Influenze significative includono una forte pressione inflazionistica, l’aumento dei tassi di interesse imposti dalle Banche Centrali, il valore del dollaro rispetto ad altre valute, il timore di una recessione in Europa e negli Stati Uniti e le riaperture post-Covid in Cina.

Da una prima analisi è possibile notare l’andamento dell’oro che storicamente ha performato meglio in periodi di guerra e retto bene anche nei momenti di forte crisi economica, dati disattesi per buona parte del 2022.
In questo ultimo anno, infatti, la politica monetaria aggressiva della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea, volta ad arginare l’inflazione galoppante aumentando i tassi di interesse, ha reso debole il metallo prezioso.
Tuttavia, negli ultimi mesi le Banche Centrali hanno allentato la morsa sui tassi, un fattore che a partire dallo scorso novembre ha rafforzato l’oro e spinto in rialzo il metallo prezioso. L’argento ha subito gli effetti dei lockdown in Cina e potrebbe iniziare ad aumentare di valore grazie all’allentamento delle restrizioni e alle recenti riaperture.

La politica monetaria ha avuto un impatto negativo sulle materie prime utilizzate nell’industria, ma la situazione potrebbe cambiare e le materie prime industriali potrebbero tornare ai livelli più alti. Le riaperture in Cina e l’incremento delle attività correlate all’utilizzo delle materie prime, in particolare il rame, potrebbero offrire opportunità di investimento.

Le materie prime energetiche, come il petrolio e il gas naturale, hanno subito un aumento dei prezzi in seguito allo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. Tuttavia, i prezzi sono pressoché tornati ai livelli pre-conflitto grazie a un inverno meno rigido e agli imponenti stoccaggi di gas naturale effettuati dall’Europa.

In sintesi, la guerra, la crisi economica e geopolitica influiscono notevolmente sull’andamento del prezzo delle commodity, fattori che necessitano di un’attenta analisi anche in ottica di investimento sulle materie prime.

(fonte: finanzadigitale)

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