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Nella bozza della Legge di Bilancio 2026, del valore complessivo di circa 18,7 miliardi di euro, emerge una novità particolarmente rilevante per il mondo degli incentivi: la proroga della Zona Economica Speciale Unica (ZES) per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno.
La misura, già attiva nel 2024 e 2025, si avvia ora verso un rafforzamento e un’estensione temporale. Con l’approvazione del relativo disegno di legge, la ZES Unica si espande anche a Marche e Umbria, territori in transizione che entrano così nel perimetro agevolativo.
Non si tratta dell’introduzione di un nuovo incentivo, ma della prosecuzione del credito d’imposta ZES fino al 2028, con risorse dedicate e un quadro normativo più stabile per sostenere gli investimenti produttivi nelle aree agevolate.
L’agevolazione riguarda l’acquisto di beni strumentali, compresi gli immobili, destinati a strutture produttive già presenti o da realizzare nei territori interessati.
Il potenziamento della ZES Unica mira a:
La proroga rappresenta quindi un segnale di continuità per le imprese che intendono programmare investimenti nel medio periodo nella ZES, un contesto agevolato stabile e attrattivo.
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