Manovra 2026: verso la proroga della ZES Unica fino al 2028

Nella bozza della Legge di Bilancio 2026, del valore complessivo di circa 18,7 miliardi di euro, emerge una novità particolarmente rilevante per il mondo degli incentivi: la proroga della Zona Economica Speciale Unica (ZES) per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno.

La misura, già attiva nel 2024 e 2025, si avvia ora verso un rafforzamento e un’estensione temporale. Con l’approvazione del relativo disegno di legge, la ZES Unica si espande anche a Marche e Umbria, territori in transizione che entrano così nel perimetro agevolativo.

Cosa cambia concretamente

Non si tratta dell’introduzione di un nuovo incentivo, ma della prosecuzione del credito d’imposta ZES fino al 2028, con risorse dedicate e un quadro normativo più stabile per sostenere gli investimenti produttivi nelle aree agevolate.

L’agevolazione riguarda l’acquisto di beni strumentali, compresi gli immobili, destinati a strutture produttive già presenti o da realizzare nei territori interessati.

I principali elementi previsti nella bozza della Manovra

  • Proroga triennale del credito d’imposta ZES (2026–2028)
  • Oltre 4 miliardi di euro stanziati per il finanziamento dell’agevolazione
  • Accesso semplificato tramite comunicazione all’Agenzia delle Entrate
  • Utilizzo immediato in compensazione per le imprese che investono nelle regioni ammesse

Un incentivo strategico per lo sviluppo territoriale

Il potenziamento della ZES Unica mira a:

  • sostenere l’apertura di nuovi investimenti industriali e logistici;
  • rendere più competitivo il sistema produttivo del Sud;
  • favorire la transizione industriale e logistica del Paese.

La proroga rappresenta quindi un segnale di continuità per le imprese che intendono programmare investimenti nel medio periodo nella ZES, un contesto agevolato stabile e attrattivo.

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