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La Legge di Bilancio approda al Senato

Il testo sarà definitivamente approvato entro il 31 dicembre 2023, ed entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024.

Il 20 dicembre 2023, la Legge di Bilancio 2024 ha raggiunto il Senato dopo essere stata rapidamente approvata durante il Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 2023. Il testo sarà definitivamente approvato entro il 31 dicembre 2023, con efficacia a partire dal 1° gennaio.

Conformemente alle previsioni della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) 2023-2024, sia il Governo che il Parlamento hanno anche approvato il “collegato fiscale”, costituito da una serie di decreti dando vita alla riforma fiscale del 2024. Insieme ad altri provvedimenti come il Decreto Semplificazioni 2023, il Decreto Accertamenti, lo Statuto del Contribuente e la riforma IRPEF 2024, la Manovra mira a rivoluzionare sia il panorama lavorativo che i rapporti fiscali con i cittadini, introducendo nuovi bonus fiscali e una serie di innovazioni.

La spesa totale della Manovra, sommata al collegato fiscale e al Documento Programmatico di Bilancio, ammonta a 28 miliardi di euro, con un deficit di 16 miliardi e un taglio della spesa di 8 miliardi di euro.

Ecco alcune delle principali misure contenute nel testo.

La Legge di Bilancio 2024 ha ratificato il prosieguo del taglio del cuneo fiscale anche per l’anno prossimo. Questa misura è concepita per ridurre il costo del lavoro attraverso un’esenzione contributiva del 6% per redditi fino a 35.000 euro e del 7% per redditi fino a 25.000 euro, mantenendo quindi inalterato il livello introdotto nel mese di luglio 2023.

La Legge di Bilancio, in seguito a Quota 100, Quota 102 e all’eliminazione di Quota 104, nel 2024 riconferma Quota 103 con alcune penalizzazioni e aggiustamenti. Sono previsti incentivi per coloro che decidono di rimanere attivi nel mondo del lavoro, simili al “bonus Maroni”. In aggiunta, le disposizioni relative all’APE sociale e all’Opzione donna sono state riviste, diventando più restrittive con regolamentazioni differenziate. Viene inoltre confermata la possibilità di accesso alla pensione per i lavoratori precoci e alla pensione anticipata ordinaria.

Il Governo ha optato per non intervenire sul Superbonus nella Legge di Bilancio 2024, pertanto, a partire dal 2024, il Superbonus 110% continuerà a essere operativo solo mediante il sistema a decalage. Esiste la possibilità che, se la maggioranza riuscirà a ottenere il consenso del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), la misura potrebbe essere prorogata esclusivamente per i condomini. Tuttavia, la discussione rimane aperta fino al 31 dicembre 2023.

Sono state prorogate altre misure legate ai bonus casa per il 2024, tra cui Sismabonus, Ecobonus, impianti fotovoltaici, il Bonus ristrutturazione 2024, il Bonus condizionatori, il Bonus tende da sole e il Bonus zanzariere. Inoltre, sono previste nuove misure come il bonus fotovoltaico, il reddito energetico e il bonus colonnine elettriche private.

La Legge di Bilancio introduce il “bonus più assumi meno paghi 2024”, ampliando ulteriormente gli incentivi all’assunzione rispetto all’anno precedente. Questo beneficio, che già copriva il 100% per i contratti a tempo indeterminato della durata di 3 anni, è destinato a donne svantaggiate e giovani under 30. Con questa misura, il governo mira a promuovere l’occupazione e a sostenere particolarmente le categorie di lavoratori precedentemente menzionate attraverso vantaggi significativi sul versante contributivo.

Nella Legge di Bilancio 2024, il bonus bollette per famiglie e imprese del 2023 è stato prorogato dal Governo. La conferma di fondi pari a circa 200 milioni di euro per i bonus energia imprese 2023 è inclusa nelle disposizioni. Tuttavia, viene comunicato che l’istituzione del contributo di solidarietà per l’anno 2024 non sarà attuata. Per quanto riguarda le misure per le famiglie, il bonus gas destinato a esse è stato cancellato. Al contrario, è stata estesa la validità del bonus pellet, ma solamente per i mesi di gennaio e febbraio del 2024.

Nella Legge di Bilancio 2024, il Governo ha rifinanziato con 310 milioni di euro anche i Contratti di sviluppo, gli Accordi per l’innovazione, il Fondo di garanzia per le PMI e le garanzie Green New Deal. Questi finanziamenti mirano a sostenere progetti di sviluppo, innovazione e iniziative a favore delle piccole e medie imprese, inclusi i programmi per la crescita sostenibile e gli incentivi per le PMI creative, nonché il Fondo per la crescita sostenibile e la Nuova Sabatini.

La Legge di Bilancio include anche il finanziamento per il credito d’imposta nella Zona economica speciale del Sud, con un importo di 1,8 miliardi di euro destinati agli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 15 novembre 2024. Questa disposizione modifica quanto precedentemente spiegato nel Decreto Sud, come illustrato in un articolo precedente.

Infine, le disposizioni del Decreto Aiuti Quater, convertito in Legge contro il caro materiali, sono state prorogate fino al 31 dicembre 2024, mantenendo in vigore le misure introdotte per contrastare gli aumenti dei prezzi dei materiali.

Nella Legge di Bilancio 2024, è stata prorogata al 30 giugno 2024 la scadenza entro cui le imprese possono aderire alla procedura per il riversamento del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo. Questa proroga avviene senza l’applicazione di interessi e sanzioni. Il credito d’imposta in questione è maturato in uno o più periodi di imposta dal periodo successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 fino a quello in corso al 31 dicembre 2019, e è stato utilizzato indebitamente in compensazione fino alla data del 22 ottobre 2021.

Introdotta la misura del reshoring in Italia. Ciò significa che alle imprese e attività produttive che decidono di reinvestire in Italia sarà riconosciuta una tassazione agevolata, con una riduzione del 50% delle imposte sui redditi. Questa agevolazione si applica nel periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento e per i successivi 5 anni. Questa nuova misura si affianca a quanto già previsto dal Decreto Omnibus Asset, che riguarda il recupero degli incentivi.

Viene introdotta una riforma delle garanzie SACE con l’obiettivo di agevolare gli investimenti in infrastrutture e progetti verdi, anche da parte di fondi esteri. In particolare, SACE sarà in grado di assumere impegni fino a un totale di 60 miliardi di euro, con una copertura di 3 miliardi di euro prevista per l’anno 2024. Queste garanzie avranno validità fino al 2029.

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