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ApprofondisciIn confronto al precedente Quadro Temporaneo di Crisi (TCF), la circolare evidenzia le principali modifiche, focalizzandosi in particolare sugli aiuti di importo limitato, che costituiscono la categoria più diffusa in Italia. Viene altresì approfondita l’espansione degli aiuti finalizzati a accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e la decarbonizzazione dei processi produttivi, già presenti nel quadro precedente. Le conclusioni di Assonime, emerse dall’analisi, mettono in luce come la Commissione europea abbia optato per un nuovo quadro temporaneo al fine di fornire alle imprese un sostegno flessibile in risposta agli impatti economici persistenziali della guerra russo-ucraina.
Il “Temporary Crisis and Transition Framework” (TCTF) è stato adottato in conformità al piano industriale Green Deal, mirando a potenziare ulteriormente la transizione verde dell’economia europea. Il TCTF, confermando, potenziando e prorogando sino alla fine del 2025 le misure di sostegno, si focalizza sull’accelerazione della produzione e dello stoccaggio di energia rinnovabile, nonché sulla decarbonizzazione dei processi produttivi. Introduce metodi di calcolo semplificati, massimali di aiuto più elevati e condizioni di accesso semplificate per gli aiuti.
Il 6 novembre, la Commissione europea ha trasmesso agli Stati membri una bozza di proposta, soggetta a consultazione, finalizzata a stabilire un calendario graduale per l’abolizione del TCTF. Secondo il comunicato stampa, la proposta – il cui testo non è attualmente disponibile – propone la proroga fino al 31 marzo 2024 delle disposizioni relative agli aiuti di importo limitato (sezione 2.1) e degli aiuti a compensazione dei prezzi elevati dell’energia (sezione 2.4).
Tuttavia, la proposta non prevede la proroga per le sezioni del quadro concernenti il supporto alla liquidità attraverso garanzie (sezione 2.2), prestiti agevolati (sezione 2.3) e gli aiuti per la riduzione supplementare del consumo di energia elettrica (sezione 2.7), le quali giungono a scadenza il 31 dicembre 2023.
Secondo Assonime, l’assenza di una proroga per la sezione 2.2 del nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione potrebbe compromettere a livello nazionale la continuazione delle condizioni particolarmente vantaggiose previste per le garanzie su prestiti erogate dal fondo di garanzia per le PMI, le quali scadono alla fine dell’anno. La circolare analizza approfonditamente le principali innovazioni introdotte dal nuovo quadro temporaneo, concentrandosi sui seguenti aspetti:
– aiuti di importo limitato (sezione 2.1);
– aiuti per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e dello stoccaggio di energia (sezione 2.5);
– aiuti alla decarbonizzazione dei processi di produzione industriale (sezione 2.6);
– aiuti per accelerare gli investimenti in settori strategici per la transizione verso un’economia a zero emissioni nette (sezione 2.8).
La sezione 2.1 del Temporary Crisis and Transition Framework (TCTF) riguarda gli aiuti di importo limitato, e Assonime evidenzia come la Commissione permetta, in conformità all’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), la concessione di aiuti temporanei di importo limitato alle imprese colpite dalla guerra derivante dall’aggressione russa contro l’Ucraina e/o dalle sue conseguenze dirette o indirette.
La focalizzazione della sezione 2.1 del TCTF è sugli aiuti di importo limitato, che possono assumere varie forme, tra cui sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento, anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e partecipazioni. Assonime esamina le condizioni per la compatibilità di tali aiuti:
La circolare mette in luce come la maggior parte degli aiuti forniti dall’Italia, in base al quadro temporaneo di crisi e transizione, rientrino nella sezione 2.1. Queste misure includono, ad esempio, l’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per l’assunzione di giovani lavoratori e per l’assunzione di donne.
La sezione 2.5 del Temporary Crisis and Transition Framework (TCTF) si concentra sugli aiuti per la diffusione delle energie rinnovabili e dello stoccaggio di energia, in risposta alla necessità di accelerare progetti che promuovono tali fonti energetiche e implementare il piano REPowerEU. La circolare di Assonime analizza le principali semplificazioni apportate dal nuovo TCTF rispetto alle versioni precedenti, con particolare attenzione alla distinzione introdotta tra aiuti per spese in conto capitale (capex), destinati agli investimenti, e aiuti per il funzionamento (opex), previsti solo in circostanze eccezionali.
Le principali novità operative delle sezioni 2.5.1 e 2.5.2 su cui Assonime si focalizza includono:
La sezione 2.6 del Temporary Crisis and Transition Framework (TCTF) è dedicata agli aiuti per la decarbonizzazione dei processi di produzione industriale, con l’obiettivo di accelerare la riduzione della dipendenza dall’importazione di combustibili fossili e agevolare il sostegno pubblico in questa direzione. La circolare di Assonime sottolinea le modifiche apportate dal quadro temporaneo di crisi e transizione per favorire la decarbonizzazione di tali processi.
Tra le principali informazioni fornite dalla circolare:
Queste modifiche mirano a favorire e accelerare gli investimenti nella decarbonizzazione dei processi industriali, contribuendo così agli obiettivi più ampi di riduzione delle emissioni di gas serra e di promozione di pratiche industriali più sostenibili.
La sezione 2.8 del Temporary Crisis and Transition Framework (TCTF) introduce un sostegno specifico agli investimenti per la produzione di attrezzature e impianti strategici necessari per la transizione verso l’azzeramento delle emissioni nette. Questo sostegno è diretto a settori chiave in cui c’è il rischio di una deviazione di nuovi investimenti in paesi terzi al di fuori dell’Europa.
Gli aiuti della sezione 2.8 mirano ad incentivare:
La circolare evidenzia che, in base alla sezione 2.8, la Commissione Europea ha recentemente approvato un regime italiano di aiuti agli investimenti per la produzione di elettrolizzatori. Questa misura, fornita sotto forma di sovvenzioni dirette, si propone di sviluppare la capacità di produrre attrezzature strategiche fondamentali per la diversificazione delle fonti energetiche.
La circolare, nelle sue conclusioni, mette in luce come il Temporary Crisis and Transition Framework (TCTF) fornisca diverse e ampie opportunità agli Stati membri per sostenere le proprie imprese. Tuttavia, la riflessione di Assonime evidenzia che l’intervento dello Stato italiano si è focalizzato principalmente su misure di importo limitato, seguendo una tendenza simile a quella del precedente Temporary Crisis Framework (TCF).
In particolare, la circolare stima che su un budget complessivo di 2.6 miliardi di euro destinato alle misure di aiuto adottate dall’Italia in base al TCTF, circa 2 miliardi siano ascrivibili alle misure della sezione 2.1, che riguardano gli aiuti di importo limitato.
Assonime sottolinea che, a suo avviso, lo Stato italiano potrebbe non aver sfruttato appieno le sezioni del quadro che sembravano essere più interessanti. Nonostante la maggiore flessibilità introdotta per la concessione degli aiuti, la circolare rileva che gli Stati con minori capacità fiscali potrebbero avere uno spazio limitato per implementare regimi di aiuto importanti ed estesi.
La conclusione della circolare evidenzia la complessità della sfida, suggerendo che le misure del TCTF, pur rilevanti, potrebbero non essere sufficienti da sole per sostenere gli investimenti necessari al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di politica industriale del piano “Green Deal”. La circolare suggerisce che sarà cruciale integrare queste misure con strumenti di incentivazione centralizzati e finanziati a livello europeo per garantire il necessario slancio verso la transizione ecologica.
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