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Fintech: le nuove soluzioni per le Piccole e Medie Imprese

Emergono e si affermano nuovi player, finanziari e non, in risposta alle esigenze delle imprese italiane.

Una ricerca condotta dall’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano evidenzia la nascita di numerose start up fintech che operano su settori sempre più eterogenei, da quelli bancari (42%) ai servizi tecnologici applicati al mondo finanziario e assicurativo (25%).

Una trasformazione che vede da un lato le imprese impegnate ad abbracciare la trasformazione digitale in azienda, e dall’altro le stesse imprese richiedere ai propri operatori finanziari velocità nelle operazioni, meno burocrazia, e soluzioni digitali ad hoc.

Secondo la ricerca sono circa 12,7 milioni gli italiani che hanno utilizzato un servizio di Fintech e Insurtech almeno una volta con alto livello di soddisfazione. Il 20% degli utenti si collega alla propria filiale tramite smartphone o tablet,  e sono sempre di più le imprese che scelgono  di utilizzare strumenti fintech.

Un’altra ricerca condotta su un campione di 1.200 aziende ha evidenziato che per il 43% delle imprese individuali, il 35% delle società di persone e il 30% di quelle capitali, la digitalizzazione è una tappa fondamentale e imprescindibile della crescita aziendale. I dati relativi al 2020 mostrano come le aziende che hanno investito in attività digitale siano state soprattutto quelle dei servizi (68%), seguite dal settore dell’industria (59%) e del commercio (59%): un quadro confermato anche dai dati ISTAT.

Dopo l’esplosione del fintech nel 2021, anno in cui i finanziamenti alle PMI da parte della finanza alternativa sono passati da 533,9 milioni di euro a 1.606 miliardi, è arrivato il momento per le aziende attive nel settore finanza digitale di cogliere nuove opportunità per fare innovazione.

Se da una lato le società fintech stanno ampliando la propria offerta includendo servizi e nuove soluzioni anche per le piccole imprese, queste ultime stanno investendo in nuove tecnologie e sono alla ricerca di partner finanziari affidabili e flessibili.

Secondo un sondaggio realizzato da ESET, il 42% delle PMI punta oggi a migliorare la sicurezza del proprio patrimonio finanziario che risulta allo stato attuale ancora minore rispetto alle medie (80%) e grandi imprese (81%).

In cosa consistono i nuovi servizi sviluppati in risposta ai cambiamenti profondi innescati dalla trasformazione digitale?

Tra questi il digital lending è forse quello che ha registrato la crescita maggiore. Basti pensare che nei primi 9 mesi del 2021 sono stati erogati oltre 2,3 miliardi di euro rispetto a 1 miliardo di euro dei primi nove mesi del 2020.

A questo si aggiungono l’ottimizzazione dei flussi di cassa, la fatturazione elettronica automatica e il monitoraggio del rischio, grazie a software dedicati e servizi importanti che migliorano l’efficienza della gestione del cashflow.

Altrettanto importanti sono gli strumenti che consentono di fare monitoring e la pianificazione finanziaria. Non è un caso che nell’ultimo report 2021 dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics si evinca l’importanza cruciale che la gestione dei dati e la capacità di utilizzare le informazioni per pianificare la distribuzione delle risorse economiche avranno per le PMI nei prossimi anni.

In crescita anche l’utilizzo dei pagamenti digitali. Pubblicato a gennaio 2021, il The Visa Back to Business Study evidenzia che il 43% delle PMI è attivamente impegnato nella vendita di prodotti online e tra questi l’87% prevede di continuare nei prossimi tre mesi, mentre il 56% dei consumatori dichiara di aver utilizzato pagamenti digitali.

(Fonte: vipiu.it)

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