Fino a 800 mila euro per la patrimonializzazione delle imprese esportatrici

Una quota di 100 mila euro a fondo perduto e un tasso agevolato sulla quota restante: la misura di SIMEST per PMI e MIDCAP

Nuovi strumenti di SACE SIMEST a disposizione delle imprese italiane, in particolare rivolti alla patrimonializzazione delle imprese esportatrici. Si tratta di misure volte a finanziare l’internazionalizzazione delle imprese italiane: un quadro agevolativo rinnovato e migliorato nel periodo pandemico al fine di venire incontro con più precisione alle necessità delle imprese.

Oltre al finanziamento agevolato, infatti, già presente prima della pandemia, l’ente governativo ha inserito anche la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto fino a un massimo ammontare di 100 mila euro per quasi tutte le misure previste.

Fra le misure, risulta particolarmente interessante quella rivolta alla patrimonializzazione delle aziende esportatrici, in un primo momento dedicata unicamente alle PMI ma oggi estesa anche alle MIDCAP. Per entrambi è necessario avere sede in Italia e avere realizzato, negli ultimi due bilanci depositati, un fatturato estero la cui media sia pari almeno al 20 per cento del fatturato aziendale totale (oppure un fatturato estero del 35 per cento nell’ultimo bilancio).

Queste aziende possono ottenere un finanziamento fino a 800 mila euro, che non dovrà superare il 40 per cento del patrimonio netto dell’azienda. Il tutto a patto che tale patrimonio venga mantenuto o aumentato dopo il finanziamento. Su queste operazioni l’azienda può richiedere un contributo a fondo perduto nel limite di 100 mila euro e entro la soglia del 40 per cento dell’investimento. La restante quota di finanziamento viene erogata con un tasso di interesse pari al 10 per cento del tasso di riferimento UE.

E per tutto il 2020 è possibile richiedere l’esenzione della garanzia, che al contrario sarebbe a carico dell’azienda.

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