Credito d’imposta per materiali di recupero 2023: modalità e tempistiche

Le imprese che desiderano ottenere il credito d’imposta per l’acquisto di materiali di recupero relativo al 2023 potranno inviare la propria domanda fino alle ore 12:00 del 20 dicembre 2024. Non sarà un click-day, quindi l’ordine cronologico di invio delle istanze non influirà sull’assegnazione dell’incentivo.

Questa comunicazione è stata diffusa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il quale ha specificato che le richieste dovranno riguardare esclusivamente le spese sostenute durante l’anno 2023. Le domande potranno essere inoltrate attraverso la piattaforma informatica apposita.

Caratteristiche del contributo
Il sostegno è rivolto alle imprese e consiste in un credito d’imposta pari al 36% delle spese effettuate nel 2023 per l’acquisto di prodotti e imballaggi realizzati con materiali di recupero. L’importo massimo riconoscibile per ciascuna impresa è di 20.000 euro, nel limite complessivo di 5 milioni di euro stanziati per l’iniziativa.

Sono ammesse al contributo tutte le imprese che hanno acquistato, nel 2023, prodotti derivanti da materiali ottenuti tramite raccolta differenziata o da altri circuiti di post-consumo, inclusi imballaggi in plastica, biodegradabili e compostabili, oppure primari e secondari derivati dalla raccolta di carta, alluminio e vetro. I prodotti e gli imballaggi devono rispettare i requisiti tecnici e le certificazioni indicate nel decreto del 2 aprile 2024.

Certificazione delle spese
Le spese devono essere accompagnate da un’attestazione rilasciata da una delle seguenti figure:

  • Presidente del collegio sindacale;
  • Revisore legale iscritto nel relativo registro;
  • Professionista iscritto all’albo dei dottori commercialisti, degli esperti contabili, dei periti commerciali o dei consulenti del lavoro;
  • Responsabile di un centro di assistenza fiscale (CAF).

La certificazione andrà allegata alla domanda. Ogni impresa potrà presentare una sola istanza per le spese sostenute nel 2023. Per quelle relative al 2024, il Ministero annuncerà l’apertura di un nuovo sportello dedicato.

Ripartizione delle risorse
Qualora le richieste superassero i 5 milioni di euro stanziati per il 2023, le risorse disponibili saranno ripartite proporzionalmente rispetto agli importi richiesti dai beneficiari.

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