Challenger Bank e Mediatore Creditizio: la Nuova frontiera della finanza digitale tra opportunità e consulenza
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ApprofondisciCon un comunicato stampa datato 22 novembre 2023, il Ministero dell’Ambiente e della Transizione Energetica annuncia che la Commissione europea ha approvato il decreto italiano volto a promuovere l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dichiarato che siamo di fronte a una svolta storica nel rapporto tra i cittadini e l’energia.
Secondo il Ministro, le Comunità Energetiche Rinnovabili avranno ora la possibilità di diffondersi in tutto il paese, contribuendo allo sviluppo delle fonti rinnovabili e rendendo il territorio protagonista del futuro energetico nazionale. Grazie a queste comunità, ogni cittadino potrà partecipare alla produzione di energia rinnovabile, godendo dei benefici economici derivanti dall’autoconsumo, anche senza disporre direttamente degli spazi necessari per gli impianti FER.
Il provvedimento italiano, per la sua unicità, ha richiesto particolare attenzione dalla Commissione Europea, che ha completamente approvato il modello italiano. Questo rappresenta ora un modello guida per altre esperienze nel continente. Il decreto italiano si concentra su due misure principali: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa, e un contributo a fondo perduto. La potenza finanziabile è fissata a cinque Gigawatt complessivi, con una scadenza entro la fine del 2027.
Per le Comunità realizzate nei comuni con meno di 5.000 abitanti, è previsto un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per la realizzazione o l’ampliamento di impianti. Questa misura è finanziata con 2,2 miliardi dal PNRR, mirando a raggiungere una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Il contributo a fondo perduto può essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti.
I benefici riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, tra cui fotovoltaico, eolico, idroelettrico e biomasse. Le Comunità Energetiche Rinnovabili possono essere costituite da gruppi di cittadini, condomini, piccole e medie imprese, enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi, con la potenza massima degli impianti limitata a un Megawatt. Il passo iniziale per la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile è l’atto costitutivo del sodalizio, incentrato sui benefici ambientali, economici e sociali. Il GSE agisce come soggetto gestore, valutando i requisiti di accesso ai benefici, erogando gli incentivi e, su richiesta, verificando preliminarmente l’ammissibilità.
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