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Certificazione della parità di genere: dal 6 dicembre si possono presentare le domande

Sono definiti i criteri e le modalità per la concessione di contributi alle PMI per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento.

In data 6 novembre è stato pubblicato l’avviso che stabilisce i criteri e le modalità per l’assegnazione di contributi alle micro, piccole e medie imprese per ottenere la certificazione della parità di genere. Questa iniziativa è parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è gestita dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Unioncamere in veste di soggetto attuatore.

L’avviso pubblico definisce i criteri e le modalità per l’assegnazione di contributi alle PMI per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento, forniti tramite tutoraggio, nonché per i servizi di certificazione della parità di genere.

Le domande possono essere presentate dal 6 dicembre 2023 fino al 28 marzo 2024.

L’obiettivo di questa misura, che dispone di una dotazione totale di 10 milioni di euro, di cui 8 destinati al supporto delle PMI, è guidare e incentivare le imprese nell’adozione di politiche adeguate per ridurre il divario di genere. In linea con la Strategia Nazionale per la parità di genere, si mira a conseguire entro il 2026 un aumento di 5 punti nella classifica dell’Indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE). Attualmente, l’Italia si posiziona al 13° posto nella classifica dei Paesi dell’Unione Europea. Con la pubblicazione di questo avviso è disponibile una prima tranche di 4 milioni di euro.

La Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità sottolinea che con questa iniziativa si intende promuovere un cambiamento culturale fondamentale per garantire pari opportunità tra uomini e donne e per una maggiore partecipazione femminile nella vita economica e sociale del Paese. Le imprese dimostrano una grande responsabilità, ma per le piccole realtà, componenti essenziali del tessuto produttivo, è più difficile dedicare risorse e energie a nuove procedure. Pertanto, è cruciale sostenerle e motivarle affinché possano integrare la prospettiva delle pari opportunità nelle decisioni aziendali.

Il Presidente di Unioncamere ha aggiunto che la certificazione della parità di genere per le imprese ha il potenziale di promuovere una maggiore occupazione femminile e migliorare la qualità del lavoro delle donne. L’iniziativa mira a favorire la trasparenza nei processi lavorativi delle imprese, riducendo il divario retributivo tra i generi e aumentando le opportunità di crescita aziendale. Il 39% delle organizzazioni certificate ha riscontrato vantaggi tangibili, sia in termini di reputazione aziendale (31%), sia nel percorso di adattamento alle pari opportunità.

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