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Il credito d’imposta è rivolto agli esercenti attività commerciali nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici e della distribuzione della stampa. Lo ha reso noto il dipartimento per l’Informazione e l’editoria che ha precisato che, per il 2021, resta invariata la misura massima dell’agevolazione per singolo operatore, pari a 4.000 euro e utilizzabile solo in compensazione.
In particolare, agli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici e alle imprese di distribuzione della stampa che riforniscono di giornali quotidiani o periodici rivendite situate nei Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti e nei Comuni con un solo punto vendita, è riconosciuto il credito d’imposta di cui all’articolo 1, commi da 806 a 809, della legge 145/2018, nel limite massimo di spesa di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.
Per gli edicolanti il credito d’imposta è parametrato agli importi pagati dal titolare del singolo punto vendita per i locali in cui si esercita la vendita, nell’anno precedente a quello dell’istanza di accesso al credito d’imposta, con riferimento a Imu, Tasi, Cosap, Tari e spese per locazione.
Il tax credit è inoltre parametrato agli importi spesi per i servizi di fornitura di energia elettrica, i servizi telefonici e di collegamento a internet, nonché per i servizi di consegna a domicilio delle copie di giornali.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)
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