Beni strumentali (Nuova Sabatini): pubblicata la nuova disciplina

Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.139 del 16-06-2022 è stato pubblicato il Decreto interministeriale concernente la “Nuova disciplina per l’acquisto di beni strumentali (Nuova Sabatini)”.

Il decreto stabilisce le condizioni di accesso e la misura massima dei contributi e ne disciplina le modalità di concessione, erogazione e controllo, nonché di raccordo con i finanziamenti, per gli investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.

In particolare, gli interventi agevolativi sono articolati nelle seguenti linee di intervento:

  • agevolazioni per investimenti in beni strumentali
  • agevolazioni per investimenti 4.0
  • agevolazioni per investimenti green

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese. Non sono ammesse le imprese operanti nel settore finanziario e assicurativo.

I programmi devono prevedere investimenti che, considerati singolarmente ovvero nel loro insieme, presentano autonomia funzionale; non è ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano il suddetto requisito, fatti salvi gli investimenti che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa. Non sono, in ogni caso, ammissibili i programmi concernenti l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

Il programma, unitariamente considerato, deve essere avviato successivamente alla data della domanda di accesso al contributo, pena la revoca totale delle agevolazioni. Il programma si considera avviato se si verifica una delle seguenti condizioni:

a) l’impresa ha assunto impegni giuridicamente vincolanti, ivi inclusa la stipula di contratti o l’emissione di conferme d’ordine, atti a ordinare macchinari, attrezzature, impianti o qualsiasi altro impegno che renda irreversibile il programma, a seconda di quale condizione si verifichi prima;

b) sono state emesse fatture relative a uno o più beni che compongono il programma;

c) sono stati effettuati pagamenti, anche in acconto, relativi a uno o più beni che compongono il programma.

I programmi devono essere conclusi entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. A tale fine, è presa in considerazione la data dell’ultimo titolo di spesa riferito al programma o, nel caso di operazione in leasing finanziario, la data dell’ultimo verbale di consegna dei beni.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative all’acquisto, anche in leasing finanziario, di beni strumentali nuovi di fabbrica, strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi.

La concessione del contributo è condizionata all’adozione di una delibera di finanziamento in favore della PMI da parte di un soggetto finanziatore.
Il finanziamento deve essere deliberato e contrattualizzato per un valore non inferiore a euro 20.000 e non superiore a euro 4.000.000, anche se frazionato in più iniziative di acquisto, e deve essere erogato in un’unica soluzione all’impresa, entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto di finanziamento bancario ovvero, nel caso di leasing finanziario, essere erogato al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene o dalla data di collaudo, se successiva.

Il finanziamento copre fino al 100 per cento dei programmi ed è è concesso fino alla data dell’avvenuto esaurimento delle risorse disponibili.

A fronte del finanziamento di cui sopra, è concessa un’agevolazione nella forma di contributo in conto impianti, pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo equivalente al medesimo finanziamento, a un tasso d’interesse annuo pari:

al 2,75% per gli investimenti in beni strumentali;

al 3,575% per gli investimenti 4.0 e gli investimenti green.

La concessione del finanziamento può essere assistita dalla garanzia del Fondo di garanzia di cui alla Legge 662 del 1996.

Infine, è prevista una disciplina speciale per gli investimenti effettuati da imprese aventi la sede legale o un’unità locale nelle Regioni del Mezzogiorno (Nuova Sabatini “Sud”).

(Fonte: Confindustria Brescia)

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