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«Nel prossimo Bando Isi, destiniamo 500 milioni», ha dichiarato il commissario straordinario dell’Istituto durante la presentazione, a Roma, del rapporto annuale 2022 su infortuni, malattie professionali, ricerca, prevenzione e investimenti. Dall’anno 2010, l’Inail ha erogato oltre tre miliardi di euro come contributi a fondo perduto alle imprese (l’ultima edizione del bando Isi ha stanziato 333,4 milioni – dunque, con la nuova edizione, ci sarà un incremento).
Un’ulteriore priorità dell’Inail, come sottolineato, è «consolidare la protezione di studenti e docenti», introdotta sperimentalmente con il decreto Lavoro per il biennio 2023/24 (coprendo circa 10 milioni tra alunni e insegnanti). «La cultura della sicurezza non deve essere promossa solo nelle aziende, ma in ogni aspetto della vita», ha affermato il commissario straordinario, citando anche le parole del presidente della Repubblica, durante l’apertura del Forum della ricerca “Made in Inail” lo scorso novembre, dove ha descritto la sicurezza sul lavoro come «un indicatore fondamentale della civiltà di una nazione».
Tuttavia, nonostante i progressi, le statistiche sugli infortuni rimangono preoccupanti. Nei primi otto mesi dell’anno, si contano 383.242 denunce (-20,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e -8,1% rispetto al 2019, anno pre-COVID). Le denunce con esito mortale sono state 657, 20 in meno rispetto all’anno precedente e 28 in meno rispetto al 2019. Al contrario, le malattie professionali sono in aumento: 48.514, con un +23,2% rispetto al 2022 (+18,2% rispetto al 2019).
Nell’anno passato, i decessi sono stati 1.208, di cui 606 attualmente riconosciuti: il 71% si è verificato durante l’attività lavorativa, il 29% durante il tragitto. L’età avanzata della forza lavoro ha un impatto. Gli infortuni tra gli over 50 sono in aumento: nel 2022, l’incidenza degli infortuni è stata del 36,4%, salendo al 50,5% per quelli mortali. Edilizia, seguita da trasporti e commercio, sono i settori con il maggior numero di infortuni mortali.
(fonte: Il Sole 24 Ore)
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