Il Piano Fiscale 2025: Ires Premiale e Riforma Tributaria
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ApprofondisciLa domanda deve essere presentata dal Capofila del partenariato.
Beneficiari finali del contributo regionale, per il tramite del soggetto Capofila sono prioritariamente le Micro e PMi produttive (artigiane e industriali), della distribuzione commerciale, del turismo e dei servizi ricadenti nell’area montana oggetto del progetto e che attivano interventi rispondenti agli obiettivi di cui al presente Avviso.
Il contributo regionale può essere anche destinato a realizzare interventi pubblici (es. opere di arredo urbano, per la mobilità dolce e la pubblica illuminazione, segnaletica) che vedono come beneficiario diretto il capofila o gli altri soggetti pubblici facenti parte del partenariato, coerenti con gli obiettivi di cui al presente provvedimento, nel limite massimo del 30% del contributo regionale.
Capofila del partenariato può essere un Comune, una Comunità Montana o una Unione di Comuni. E’ previsto il coinvolgimento delle associazioni più rappresentative di cui alla L. 580/93 delle imprese del commercio, produttive (artigiane e industriali), del turismo e dei servizi. Dovrà essere coinvolta almeno una associazione per ciascuno dei macro settori sopraindicati, se interessati dal progetto. Nel partenariato devono esserci operatori privati che partecipano in qualità di investitori non beneficiari di contributo con le modalità previste dall’Avviso.
È’ ammesso per ogni Capofila progetto complessivo di dimensione minima di € 50.000,00 con un contributo regionale a fondo perduto fino a un massimo del 50%.
Il contributo regionale, destinato esclusivamente alla copertura di spese di investimento, non potrà eccedere l’importo massimo di € 300.000,00.
I progetti sono articolati secondo tre tipologie di intervento con relative spese ammissibili:
Intervento 1. Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale: spese per l’avvio di nuove imprese e per la produzione e distribuzione di nuovi prodotti e servizi, anche attraverso progetti di formazione scuola-lavoro; spese per favorire l’insediamento o il reinsediamento di unità locali di imprese della produzione (a partire da quelle espressive delle tradizione locale), dell’artigianato di qualità, del commercio e del turismo per la loro conseguente valorizzazione; spese inerenti misure di incentivazione degli esercizi commerciali, dell’artigianato e turistici finalizzate al mantenimento dell’offerta commerciale, anche in forma di multiservizi; interventi di ripristino strutturale o igienico-sanitario (al di fuori dell’adeguamento ai meri obblighi di legge) di locali sfitti da adibire a nuove attività ad uso commerciale, produttivo e di servizi; miglioramento della facciata, delle insegne e delle vetrine dei negozi; miglioramento dei servizi alla clientela o al cittadino (installazione di sistemi wi-fi gratuiti e vetrine interattive), miglioramenti delle aree private e pertinenziali attigue ad uso pubblico.
Intervento 2. Promozione, animazione e marketing: spese per iniziative e produzione di materiali finalizzati allo sviluppo e alla promozione di prodotti dell’offerta turistica e di itinerari turistici basati sulla scoperta dell’identità, sulla valorizzazione e sulla promozione di eccellenze architettoniche, commerciali, enogastronomiche, produttive, naturali e storiche unite alla disponibilità di strutture e di servizi di accoglienza di qualità e funzionali all’itinerario; spese per eventi e attività di animazione (qualificati allestimenti culturali, eventi creativi e di attrazione) a carattere né episodico né effimero strettamente finalizzati volti ad animare l’area oggetto di intervento; spese per iniziative e produzione di materiali di marketing, promozione e gestione dell’immagine coordinata dell’offerta commerciale e turistica, in coerenza con le linee guida stabilite da Regione Lombardia e valorizzando il brand “InLombardia”; spese per interventi sulla multicanalità e per il commercio elettronico a beneficio delle imprese del territorio; spese per interventi di promozione e fidelizzazione commerciale e turistica basati su tecnologie digitali, anche attraverso l’uso di big data e open data; spese per l’immagine coordinata.
Intervento3. Interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio: spese strettamente connesse al riutilizzo e alla riqualificazione dei beni demaniali a fini commerciali, produttivi e turistici (il riutilizzo con tali finalità è condizione imprescindibile per interventi di riqualificazione); spese inerenti lavori e opere di pubblica utilità strettamente finalizzati allo sviluppo dell’offerta commerciale, produttiva e turistica, quali riqualificazione e miglioramento dell’arredo urbano e delle postazioni mercatali e dei posteggi isolati per attività commerciali e di somministrazione su area pubblica, della pubblica illuminazione (con attenzione all’impatto ambientale ed energetico) e per il miglioramento dell’accessibilità. Le spese per interventi pubblici devono rientrare nel limite massimo del 30% del contributo regionale.
I progetti devono coprire almeno 2 delle aree di intervento sopra elencate.
L’Avviso prevede le seguenti fasi di presentazione e di valutazione dei progetti:
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