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Aiuti di Stato: proroga parziale del Quadro temporaneo

L’incertezza e la vulnerabilità del mercato spingono Bruxelles a rendere graduale l’uscita dal Temporary Framework.

Il 20 novembre 2023, la Commissione europea ha adottato una modifica al quadro temporaneo di crisi e transizione relativo agli aiuti di Stato. Tale modifica, mirata a rispondere alla crisi derivante dall’aggressione russa contro l’Ucraina e all’insolito aumento dei prezzi dell’energia, proroga di sei mesi alcune sezioni chiave del quadro.

In particolare, la revisione tiene conto dei feedback forniti dagli Stati membri e posticipa la fase di eliminazione graduale delle disposizioni che consentono loro di erogare aiuti di importo limitato (sezione 2.1 del quadro) e di fornire sostegno per compensare i costi elevati dell’energia (sezione 2.4 del quadro).

In pratica, ciò significa che gli Stati membri avranno la possibilità di mantenere attivi i loro regimi di sostegno durante il prossimo periodo invernale, agendo come una rete di sicurezza nel caso in cui alcune imprese continuino a subire le conseguenze economiche delle azioni belliche della Russia contro l’Ucraina. Contestualmente, viene concesso agli Stati membri un periodo aggiuntivo oltre l’inverno per implementare eventuali misure necessarie, fornendo loro un supporto pratico nell’attuazione di tali provvedimenti.

Dal momento in cui è iniziata la guerra della Russia contro l’Ucraina, e considerando gli impatti diretti e indiretti sull’economia dell’Unione Europea, il quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, inizialmente adottato il 23 marzo 2022 e successivamente soggetto a modifiche a luglio e ottobre 2022, è stato sostituito il 9 marzo 2023 dal Quadro temporaneo di crisi e transizione. Questo quadro offre agli Stati membri la possibilità di fornire un sostegno rapido, mirato e proporzionato alle imprese colpite.

Grazie a questo quadro, gli Stati membri hanno potuto agire con prontezza ed efficacia per sostenere le imprese che hanno subito notevoli incertezze economiche, interruzioni nei flussi commerciali e nelle catene di approvvigionamento, nonché aumenti eccezionalmente elevati e inattesi dei prezzi, in particolare per gas naturale, energia elettrica e altri fattori produttivi e materie prime. L’insieme di queste ripercussioni ha generato significativi turbamenti nell’economia di diversi settori in tutti gli Stati membri.

Nonostante la continua aggressione russa contro l’Ucraina, l’economia dell’UE mostra una notevole resilienza agli impatti significativi subiti. I mercati dell’energia, in particolare il prezzo del gas e i prezzi medi dell’energia elettrica, sembrano essersi stabilizzati. Sebbene i rischi di carenze di approvvigionamento energetico siano complessivamente diminuiti, anche grazie alle misure di diversificazione adottate dagli Stati membri, le previsioni economiche per l’autunno 2023 indicano che la guerra in corso e le tensioni geopolitiche più ampie continuano a rappresentare rischi e fonti di incertezza. Nonostante la tendenza positiva generale, i mercati dell’energia rimangono vulnerabili.

Considerando i feedback ottenuti dagli Stati membri nell’ambito dell’indagine del 20 luglio 2023 e della consultazione del 6 novembre 2023, la Commissione ha apportato modifiche alle disposizioni del quadro temporaneo di crisi e transizione. Queste modifiche consentono agli Stati membri di continuare a erogare aiuti di importo limitato (sezione 2.1 del quadro) e aiuti per compensare i prezzi elevati dell’energia (sezione 2.4 del quadro) per ulteriori sei mesi, fino al 30 giugno 2024.

Per quanto riguarda gli aiuti di importo limitato, i massimali sono stati adeguati per coprire il periodo invernale:

  • nell’agricoltura, da 250.000 € a 280.000 €;
  • nella pesca e nell’acquacoltura, da 300.000 € a 335.000 €;
  • per tutti gli altri settori, da 2 milioni di € a 2,25 milioni di €.

La proroga di entrambe le sezioni mira a garantire che le imprese ancora colpite dalla crisi possano beneficiare del necessario sostegno nel prossimo periodo invernale di riscaldamento. Al contempo, questa estensione agevolerà l’attuazione pratica dei regimi di sostegno da parte degli Stati membri, offrendo loro il tempo necessario fino alla fine di giugno 2024.

Importante notare che le modifiche apportate non influiscono sulle restanti disposizioni del quadro temporaneo di crisi e transizione. Le sezioni 2.2 e 2.3 sul sostegno alla liquidità e 2.7 sulle misure per la riduzione della domanda di energia elettrica non saranno prorogate oltre il 31 dicembre 2023. Allo stesso modo, le sezioni relative alla transizione verso un’economia a zero emissioni nette (2.5, 2.6 e 2.8) rimarranno disponibili fino al 31 dicembre 2025 e non sono interessate dalle attuali modifiche.

Nonostante la Commissione si impegni a monitorare attentamente gli sviluppi economici, attualmente non prevede ulteriori consultazioni con gli Stati membri riguardo agli strumenti specificamente legati alla crisi nel quadro temporaneo, il quale sarà gradualmente eliminato entro il 30 giugno 2024.

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