Voucher Fiere 2025: fino a 10.000 euro a fondo perduto per le PMI

A partire dal 7 ottobre 2025, le piccole e medie imprese italiane potranno accedere a un nuovo incentivo promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che sostiene la partecipazione a fiere internazionali organizzate in Italia.

Il contributo, previsto dall’art. 33 della Legge 206/2023, consiste in un voucher a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10.000 euro per impresa.

Le domande vanno presentate esclusivamente online dalle ore 12:00 del 7 ottobre 2025 fino alle ore 12:00 del 28 ottobre 2025.

A chi si rivolge il voucher

L’incentivo è destinato alle PMI che:

  • hanno sede legale e operativa in Italia;
  • operano in contabilità ordinaria;
  • hanno almeno due bilanci approvati o, in caso di imprese individuali, due dichiarazioni dei redditi presentate;
  • partecipano a eventi fieristici non frequentati nei tre anni precedenti.

È ammesso presentare un’unica domanda anche per più fiere, purché si tratti di manifestazioni comprese nel calendario ufficiale 2025 approvato dalla Conferenza delle Regioni.

Spese ammissibili

Le spese coperte dal contributo includono:

  • affitto e allestimento degli spazi espositivi
  • pulizia, trasporto e stoccaggio dei materiali
  • spedizione dei campionari
  • noleggio attrezzature e impianti audiovisivi
  • servizi di hostess, steward e interpreti
  • catering e buffet presso lo stand
  • attività promozionali e produzione di materiali pubblicitari (brochure, cataloghi, video, ecc.)

Tutte le spese devono essere tracciabili e sostenute tramite conti correnti intestati all’impresa beneficiaria. L’IVA è ammissibile solo se rappresenta un costo effettivo non recuperabile.

Come viene assegnato il contributo

L’accesso al voucher è regolato da una graduatoria a punteggio, basata sui seguenti indicatori economico-finanziari riferiti agli ultimi due esercizi:

  • copertura delle immobilizzazioni (max 30 punti)
  • copertura degli oneri finanziari (max 15 punti)
  • indipendenza finanziaria (max 25 punti)
  • incidenza della gestione caratteristica sul fatturato (max 30 punti)

Punteggi aggiuntivi sono previsti per:

  • imprese con certificazione della parità di genere (5 punti)
  • imprese con rating di legalità (5 punti)

Fondi anche per gli organizzatori di eventi fieristici

Il decreto prevede un sostegno anche per gli organizzatori di fiere, con contributi pari al 50% delle spese sostenute per progetti con un budget minimo di 200.000 euro e realizzati entro 12 mesi dalla concessione del beneficio.

I progetti devono coinvolgere almeno due organizzatori e dimostrare un impatto positivo sulla promozione del Made in Italy e delle filiere produttive nazionali.

Spese ammissibili per gli organizzatori:

  • studi di fattibilità e consulenze
  • costi del personale dedicato (max 10%)
  • spese generali di coordinamento (max 15%)
  • costi per la realizzazione dell’evento, sia in presenza che online (stand, allestimenti, piattaforme digitali, strategie di comunicazione)

Anche in questo caso, le spese devono essere tracciabili e sostenute da conti correnti dedicati.

Criteri di selezione

La graduatoria per gli organizzatori sarà costruita sulla base di:

  • numero di visitatori nel 2024 (max 40 punti)
  • numero di dipendenti al 31/12/2024 (max 30 punti)
  • percentuale di agevolazione richiesta (max 30 punti)

A questi si aggiungono punteggi qualitativi assegnati in fase di istruttoria su:

  • capacità tecnico-organizzativa (max 20 punti)
  • collaborazione con altri soggetti (max 20 punti)
  • impatto del progetto sul sistema produttivo (max 25 punti)
  • qualità economico-finanziaria del piano (max 35 punti)

Il contributo sarà erogato in due tranche, ciascuna pari ad almeno il 30% dell’importo complessivo. La prima può essere richiesta come anticipazione, previa presentazione di fideiussione.

Tutti i contributi previsti non sono cumulabili con altri incentivi che coprano le stesse spese, qualora configurino aiuti di Stato.

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