Polizza rischi catastrofali imprese: niente agevolazioni pubbliche se non la si stipula

La Legge di Bilancio 2024 (n. 213/2023) ha introdotto l’obbligo per le imprese con sede in Italia – e per quelle estere con una stabile organizzazione nel Paese – di stipulare un’assicurazione contro danni da calamità naturali e eventi catastrofali (sismi, alluvioni, frane, ecc.).

Chi è obbligato?

Devono assicurarsi tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese, tra cui:

  • Aziende industriali e commerciali
  • Imprese di trasporto, bancarie e assicurative
  • Società cooperative e tra professionisti

Sono escluse le aziende agricole.

Cosa copre l’assicurazione?

La polizza deve proteggere i beni materiali registrati in bilancio come immobilizzazioni, ossia:

  • Terreni e fabbricati (comprese recinzioni, fognature, ecc.)
  • Macchinari e impianti (compresi quelli elettronici)
  • Attrezzature industriali e commerciali

Regole e scadenze

  • Obbligo dal 31 marzo 2025 (inizialmente previsto per il 31 dicembre 2024)
  • È ammessa una franchigia fino al 15% del danno
  • al verificarsi di un evento catastrofale l’impresa priva di copertura assicurativa o con copertura difforme dalle previsioni di legge, non potrà ricevere le erogazioni pubbliche sino ad oggi previste per tali eventi calamitosi.

Massimali e franchigie

  • Fino a 1 milione di euro: nessun limite di indennizzo
  • Da 1 a 30 milioni: copertura garantita almeno al 70%
  • Oltre 30 milioni: importi negoziabili tra le parti

Implicazioni

Con questa norma, lo Stato trasferisce alle assicurazioni l’onere di coprire i danni da eventi naturali. Tuttavia, resta da capire come questo impatterà sui costi per le imprese.







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