PMI, arriva la Legge Annuale: agevolazioni, reti d’impresa e fondi moda al centro della nuova strategia di crescita

Il Senato ha approvato la legge annuale per le PMI, attesa dal 2011 e prevista dall’articolo 18 della Legge 180. Il testo passa ora alla Camera e introduce misure su diversi fronti: reti d’impresa, moda, credito, recensioni online e ricambio generazionale.

Viene reintrodotta l’agevolazione fiscale per le reti d’impresa, già prevista nel 2010: le aziende che aderiscono a una rete formalizzata possono sospendere l’imposta sugli utili reinvestiti in progetti comuni di sviluppo, innovazione e competitività, fino a 1 milione di euro annui, con una dotazione complessiva di 45 milioni in tre anni e validità fino al 2028. I dettagli saranno stabiliti da un decreto attuativo del Mimit.

Per la filiera della moda, viene istituita una riserva di 100 milioni di euro del Fondo per la crescita sostenibile a sostegno di progetti da 1 a 20 milioni di euro. Introdotta anche una certificazione di conformità volontaria per garantire legalità e trasparenza lungo tutta la catena produttiva; il Mimit istituirà un registro pubblico e uno “scudo” di tutela per le imprese capofila in caso di reati commessi da subfornitori.

Il disegno di legge interviene anche contro le false recensioni online, considerate lecite solo se pubblicate entro 30 giorni dall’uso del servizio e accompagnate da ricevuta fiscale; perdono validità dopo due anni. L’Antitrust definirà le linee guida per la loro applicazione.

Previsto inoltre un part-time agevolato per favorire il ricambio generazionale in aziende con meno di 50 dipendenti: fino a 1.000 lavoratori potranno accedere al beneficio, con esonero contributivo fino a 3.000 euro e obbligo di assunzione di un giovane under 35 a tempo indeterminato.

La legge prevede anche la nascita delle centrali consortili, organismi di coordinamento per consorzi di micro e piccole imprese, vigilati dal Mimit. È poi semplificato l’accesso al credito, anche tramite cartolarizzazione dello stock di magazzino.

Infine, sono previste deleghe al Governo per un testo unico su startup e PMI innovative, per il riordino dei Confidi e per la riforma dell’artigianato. Il ministro Urso ha definito la legge “un passo storico atteso da oltre dieci anni”, mentre l’opposizione critica la scarsa attenzione ai diritti dei lavoratori.

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