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Nel mondo dell’imprenditoria, il primo passo è spesso il più complesso. È lì che si concentrano sogni, dubbi, investimenti e scelte decisive. Per questo, Regione Lombardia – in collaborazione con Unioncamere Lombardia – rinnova il proprio impegno verso chi desidera dare vita a una nuova realtà imprenditoriale, lanciando Nuova Impresa 2025: un’iniziativa che parla di fiducia, futuro e concretezza.
L’edizione 2025 del bando vede una dotazione finanziaria ampliata, che passa da circa 5 milioni a oltre 10,5 milioni di euro, per sostenere le spese iniziali legate all’avvio di nuove attività. Un contributo tangibile per trasformare un’idea in un’impresa vera e propria.
Il sostegno si rivolge a chi ha scelto di fare impresa in Lombardia a partire dal 1° giugno 2024, e comprende:
L’agevolazione si concretizza in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 10.000 euro. L’investimento minimo richiesto è di 3.000 euro, con almeno la metà delle spese dedicate a beni strumentali o investimenti strutturali.
Tutte le spese devono essere già state sostenute, documentate e saldate nel periodo compreso tra l’apertura della partita IVA e il momento della domanda, comunque entro il 31 dicembre 2025.
Nel dettaglio, le spese devono rientrare tra quelle definite dal bando – sia in conto capitale che di parte corrente – ma è anche possibile presentare richieste che includano solo spese in conto capitale. L’elenco completo è disponibile alla sezione B.2 del bando ufficiale.
Le richieste di contributo potranno essere inviate esclusivamente online dalle ore 10:00 del 15 gennaio 2025 alle ore 12:00 del 15 gennaio 2026. Attenzione: lo sportello potrebbe chiudere in anticipo se i fondi verranno esauriti prima del termine.
Ogni richiedente potrà presentare una sola domanda. È fondamentale che l’investimento sia già concluso e le spese siano corredate da documentazione quietanzata.
Il criterio adottato è quello della procedura a sportello, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande. L’istruttoria – sia formale che tecnica – sarà curata da Unioncamere Lombardia.
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