Iperammortamento 2026: nuove regole e comunicazioni obbligatorie

Il nuovo iperammortamento 2026 prende forma con l’articolo 94 del disegno di legge di Bilancio, rilanciando la maggiorazione del costo ammortizzabile per gli investimenti con caratteristiche Industria 4.0. In sostanza, viene reintrodotto un meccanismo di deduzione maggiorata del costo dei beni strumentali, in sostituzione del credito d’imposta. Ma attenzione: per accedere all’incentivo sarà necessario inviare comunicazioni al GSE, in linea con quanto già avviene per il Piano Transizione 5.0. Inoltre, si stabilisce la rideterminazione degli acconti Ires e Irpef del 2026, ma la disposizione deve essere corretta perché richiede, a questi fini, di ricalcolare l’imposta del periodo precedente (2025) che però, già nel suo valore effettivo, non tiene conto della nuova agevolazione.

Addio ai tax credit: cosa cambia per le imprese

Il passaggio dai crediti d’imposta all’iperammortamento comporta differenze significative:

  • I tax credit erano utilizzabili anche da aziende in perdita, tramite compensazione in F24.
  • L’iperammortamento produce vantaggi diluiti nel tempo, aumentando le deduzioni fiscali ma senza ritorni immediati.

Modalità di applicazione: tempi lunghi e nuovi effetti contabili

La deduzione avverrà secondo i piani di ammortamento fiscali, con una quota del 50% nel primo anno ed è ripartita su un numero di esercizi più elevato rispetto ai tax credit. Per i beni acquisiti in leasing, la maggiorazione si applicherà solo sulla quota capitale, seguendo l’imputazione dei canoni a conto economico.

Dal punto di vista contabile:

  • Non si tratterà più di un provento iscritto tra i contributi.
  • L’effetto sarà una riduzione diretta delle imposte correnti, che però abbassa l’EBITDA, pur non impattando sul ROL fiscale.

Comunicazione al GSE: resta obbligatoria

Le imprese dovranno comunicare gli investimenti al GSE come condizione essenziale per usufruire della deduzione. Sebbene il testo non specifichi se servano comunicazioni preventive e consuntive, la previsione del monitoraggio da parte del MEF fa pensare che entrambe saranno richieste, come già avviene con il credito d’imposta 5.0.

Acconti IRES e IRPEF: indicazioni da chiarire

Il testo del disegno di legge contiene un passaggio tecnico da correggere. In sintesi:

  • Non si potrà ridurre l’acconto 2026 basandosi sugli effetti dell’iperammortamento.
  • La norma prevede che l’acconto sia calcolato escludendo l’impatto della nuova agevolazione, ma fa riferimento a un esercizio errato (2025 anziché 2027), suggerendo un refuso normativo che andrà rivisto.

In sintesi:

  • L’iperammortamento 2026 sostituirà i tax credit per gli investimenti Industria 4.0.
  • Il vantaggio sarà spalmato nel tempo, senza benefici finanziari immediati.
  • Serviranno comunicazioni al GSE per accedere all’incentivo.
  • Attenzione al calcolo degli acconti fiscali: la norma va interpretata correttamente per evitare errori.

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