Crediti 4.0 e 5.0 più semplici e le altre misure che alleggeriscono il carico sulle imprese

In risposta ai nuovi dazi, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a una bozza di disegno di legge – attualmente composta da circa 20 articoli – che introduce un pacchetto di semplificazioni pensato per agevolare le imprese italiane, con interventi che toccano ambiti strategici come fisco, lavoro, contratti di sviluppo, privacy, transizione 4.0 e agricoltura.

Fisco: meno vincoli e più chiarezza

Sul piano tributario, le novità puntano a semplificare gli adempimenti legati al credito d’imposta 4.0 e credito d’imposta 5.0. Le fatture relative alla cessione di beni agevolabili non dovranno più riportare esplicitamente il riferimento normativo: basterà un codice identificativo che verrà definito dall’Agenzia delle Entrate.

È inoltre previsto un meccanismo di salvaguardia contro le sanzioni per dichiarazioni fiscali trasmesse correttamente ma rifiutate dal sistema: la copertura scatterà dalla data di notifica del rifiuto, secondo modalità da stabilire con decreto MEF.

Sul fronte IVA, sarà possibile versare l’imposta sostitutiva del 20% entro 16 giorni dall’incasso o dall’emissione fattura, se legata a premi e servizi.

Infine, si valuta una riduzione delle sanzioni (fino a un terzo) per chi aderisce a un accertamento dell’Agenzia delle Entrate senza procedere con ricorsi, applicabile alle imposte di registro, successioni e donazioni.

Sicurezza sul lavoro e formazione: le novità nelle semplificazioni imprese 2025

Tra le modifiche più rilevanti in ambito lavoro spicca l’introduzione della possibilità per le imprese di utilizzare infermieri o personale sanitario qualificato per erogare la formazione obbligatoria sul primo soccorso, anche in assenza di personale medico disponibile, riducendo in questo modo le tempistiche. Non sarà più necessario alcun previo accordo sindacale o autorizzazione amministrativa per l’utilizzo di dispositivi per la salute e sicurezza.

Anche gli ITS Academy potranno coinvolgere direttamente le imprese nei percorsi formativi attraverso protocolli d’intesa con soggetti dotati di comprovata esperienza professionale.

Più trasparenza sull’integrazione salariale

Il disegno di legge introduce l’obbligo per i lavoratori che usufruiscono del trattamento di integrazione salariale di comunicare immediatamente l’avvio di altra attività lavorativa al proprio datore di lavoro. L’INPS sarà tenuto a informare tempestivamente l’azienda in merito alle giornate lavorate per le quali non è dovuta l’indennità.

Contratti di sviluppo e controlli antimafia semplificati

In arrivo anche novità sui contratti di sviluppo, con ampliamenti nelle condizioni di accesso, limitati però alle risorse già stanziate. Il Ministero delle Imprese (MIMIT) definirà i criteri semplificati attraverso protocolli firmati con le associazioni di categoria. Gli stessi protocolli saranno impiegati per alleggerire le verifiche antimafia nelle procedure di Invitalia.

Privacy: meno burocrazia per le microimprese

Per le microimprese, si riducono gli obblighi legati alla figura del responsabile tecnico. Potrà essere nominato un responsabile temporaneo per massimo 30 giorni (prorogabili fino a 90), purché dotato di almeno tre anni di esperienza sul campo. La nomina andrà comunicata allo Sportello unico del Comune e alla Camera di Commercio.

Semplificazioni imprese 2025: focus su agricoltura e imprese IAP

Previsto un periodo di flessibilità di 5 anni per ottenere il riconoscimento della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), senza l’immediato rispetto dei requisiti di reddito agricolo.

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