Simest, diverse le misure ancora aperte

Simest offre finanziamenti che coprono fino al 100% delle spese.

Simest offre finanziamenti che coprono fino al 100% delle spese, soggetti ai limiti imposti dal regime de minimis. L’ultimo strumento, introdotto a luglio 2024, è dedicato allo sviluppo dei mercati africani, ma sono ancora disponibili diversi bandi.

Le altre agevolazioni riguardano l’espansione in mercati esteri, e-commerce, fiere, eventi, temporary manager, transizione digitale o ecologica, certificazioni e consulenze. Anche se i vari strumenti Simest incentivano iniziative differenti, hanno una struttura tecnica simile: propongono finanziamenti a tasso agevolato fino al 100% delle spese, con le restrizioni imposte dal de minimis.

Alcune iniziative includono anche contributi a fondo perduto, generalmente pari al 10% per le imprese del Centro-Nord e con percentuali più elevate per quelle del Sud. Tuttavia, la questione principale riguarda il plafond de minimis, che stabilisce un limite di 300.000 euro di agevolazioni in tre anni per ogni impresa.

Se un’azienda ha già utilizzato interamente il plafond, non può accedere a nuovi aiuti. Inoltre, l’importo agevolabile si riduce in base al residuo disponibile nel plafond. Solo nel caso in cui l’impresa opti per considerare il finanziamento Simest come alternativa a un prestito tradizionale, potrà richiedere l’intero importo agevolabile. Tuttavia, anche in questo scenario, l’incentivo cumulato tra fondo perduto e riduzione degli interessi non potrà superare i 300.000 euro, sempre a condizione che il plafond non sia stato già esaurito.

Oltre al finanziamento per il rafforzamento dei mercati africani, il Fondo 394 prevede contributi per le Mpmi destinati all’inserimento in mercati esteri, allo sviluppo di piattaforme e-commerce, alla partecipazione a fiere e altri eventi internazionali, all’inserimento di temporary manager, alla transizione digitale o ecologica, alle certificazioni e alle consulenze. Le imprese che rispettano specifici requisiti possono beneficiare di un fondo perduto del 10%, che sale al 20% per quelle situate nel Sud Italia.

La misura per l’inserimento nei mercati esteri e la transizione digitale o ecologica prevede finanziamenti di sei anni, con due anni di pre-ammortamento, mentre gli altri strumenti offrono prestiti di quattro anni, anch’essi con due anni di pre-ammortamento.

La misura per l’inserimento nei mercati esteri ha l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese, coprendo i costi per l’apertura di nuove strutture commerciali all’estero o per il potenziamento o la sostituzione di strutture già esistenti.

Lo strumento dedicato all’e-commerce supporta investimenti digitali, favorendo la creazione di una nuova piattaforma e-commerce o il miglioramento di una già operativa.

Il finanziamento per fiere ed eventi sostiene la partecipazione a un massimo di tre eventi internazionali, tra fiere, mostre e missioni.

La misura per i temporary manager mira a migliorare la competitività internazionale delle imprese coprendo i costi relativi all’inserimento di manager temporanei per la gestione di progetti specifici.

La transizione digitale o ecologica è rivolta alle Pmi appartenenti alle filiere produttive, alle imprese con interessi nei Balcani occidentali e a quelle situate nelle aree colpite da alluvioni.

Infine, la misura per certificazioni e consulenze supporta investimenti volti a finanziare progetti di internazionalizzazione, innovazione digitale o tecnologica attraverso consulenze specialistiche e studi di fattibilità.