Importanza dell’accesso al credito, interviene l’Assessorato allo sviluppo economico di Regione Lombardia

Evidenziata la necessità di risorse finanziarie per sostenere la ricerca, la formazione e gli investimenti di sistema.

L’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia ha dichiarato a Milano durante un incontro sul tema dell’accesso al credito che, per rendere l’Europa competitiva, le banche devono tornare a svolgere il loro ruolo tradizionale; ha sottolineato l’importanza dell’accesso al credito per rendere il mercato interno europeo più equo e per incentivare la competitività internazionale dell’Europa.

Guidesi ha evidenziato la necessità di risorse finanziarie per sostenere la ricerca, la formazione e gli investimenti di sistema, affermando che senza liquidità non si può investire, innovare o competere efficacemente, e ha ribadito la richiesta all’Unione Europea di ripristinare il Fondo di Garanzia Europeo per l’accesso al credito, al fine di fornire alle aziende gli strumenti necessari per investire e innovare.

L’assessore ha proposto la collaborazione tra regioni per sviluppare proposte efficaci a livello sovraregionale, mantenendo un approccio responsabile, trasparente e sotto vigilanza. Ha enfatizzato che questo approccio è cruciale per portare realismo al dibattito europeo e garantire la futura competitività dell’Europa.

Guidesi ha concluso affermando che, oltre alla discussione politica sull’autonomia regionale, è essenziale mettere la Lombardia nelle stesse condizioni delle regioni tedesche e di altre regioni europee per preservare la sua capacità di trainare l’economia nazionale.

All’incontro hanno partecipato anche altri esperti del settore finanziario, tra cui rappresentanti della Banca d’Italia, della commissione regionale ABI Lombardia, dell’osservatorio Minibond del Politecnico di Milano e di associazioni finanziarie e tecnologiche.

Secondo gli indicatori di Banca d’Italia, nel 2023 in Lombardia si è verificato un rallentamento della crescita economica con una contrazione dei prestiti, particolarmente evidente nel settore delle PMI. L’economista Davide Arnaudo ha evidenziato una fase di debolezza congiunturale comune alla regione e al resto dell’Italia, che si riflette dalla dinamica dei prestiti bancari al tessuto produttivo.