Factoring: i trend del 1° semestre 2024

Nel primo semestre del 2024, il settore del factoring ha registrato una crescita del 2,5%, raggiungendo un volume d’affari di 113,1 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023.

Tra i trend emergenti, l’adozione della Supply Chain Finance (SCF), inclusi strumenti come reverse factoring e confirming, ha totalizzato 11,45 miliardi di euro, rappresentando il 10% del mercato dei crediti commerciali.

Questo aumento è dovuto alla necessità delle aziende di:

• ottimizzare il capitale circolante
• migliorare la gestione del flusso di cassa.

Inoltre, la domanda di factoring da parte di aziende in difficoltà finanziaria è cresciuta, con un mercato potenziale di 40 miliardi di euro per il 2024.

Secondo lo Studio Pagamenti di CRIBIS, nel 2023, le aziende italiane hanno registrato un miglioramento significativo nella puntualità dei pagamenti, raggiungendo il 41,1%. Nonostante questo progresso, l’Italia si colloca al 18° posto in Europa e al 28° a livello globale, posizionandosi ancora indietro rispetto a nazioni come Germania, Regno Unito e Francia.

Questi dati mettono in luce quanto in Italia ci sia ancora da fare e quanto sia importante ottimizzare la gestione finanziaria per migliorare l’accesso a futuri finanziamenti e mantenere la competitività delle imprese italiane a livello internazionale.

E’ quindi fondamentale sapere che grazie a strumenti come il factoring è possibile superare le difficoltà legate alla gestione finanziaria aziendale. Il factoring infatti offre vantaggi come liquidità immediata, riduzione del rischio di credito, miglioramento della gestione del credito e protezione contro l’insolvenza.

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