DDL incentivi Imprese e Professionisti: la Camera approva

Il contenuto, in sintesi, della prima bozza approvata da Montecitorio.

Con un avviso datato 25 ottobre, il MIMIT comunica che il disegno di legge sugli incentivi, approvato alla Camera con ampio sostegno e senza opposizioni, come già avvenuto al Senato, comporterà una profonda ristrutturazione dei sistemi di agevolazioni, introducendo un nuovo modello uniforme, semplice, funzionale ed efficiente.

Il disegno di legge razionalizzerà le misure di incentivi esistenti, che attualmente sono quasi 2.000, di cui 229 a livello nazionale e 1.757 a livello regionale. Questa complessità ha spesso posto sfide alle imprese, soprattutto alle piccole e medie imprese e alle imprese straniere che volevano investire in Italia, limitando allo stesso tempo l’efficacia di tali misure sul sistema produttivo.

La riforma vuole sostenere le imprese e facilitarne l’attività garantendo certezza dei tempi, longevità delle misure, misurabilità del loro impatto, coordinamento con altri strumenti, semplificazione e digitalizzazione delle procedure attraverso un registro nazionale degli aiuti statali.

Si sottolinea inoltre il principio dell’uguaglianza di accesso agli incentivi per i professionisti, grazie a un emendamento presentato dal governo che li equipara alle imprese in termini di ammissibilità alle misure. In breve, si tratta di una decisione strategica per sostenere la competitività del nostro sistema nazionale.

In attesa di leggere il testo approvato dal Parlamento, è importante ricordare che il Consiglio dei Ministri, il 31 maggio, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy, ha approvato un disegno di legge con procedura d’urgenza volto a introdurre disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy.

In base alle informazioni fornite nel comunicato stampa diffuso al momento dell’approvazione, si attende ora la versione finale del testo. Le nuove norme sono state progettate per sostenere lo sviluppo delle eccellenze delle produzioni nazionali e per promuovere la salvaguardia e la diffusione delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali italiane, sia nel paese che all’estero. Questo obiettivo è accompagnato dalla volontà di valorizzare le abilità artigianali e di sostenere i giovani.

Il testo stabilisce che le misure di promozione e incentivazione dovranno essere congruenti con il principio della sostenibilità ambientale nella produzione, con la transizione verso la digitalizzazione nei processi produttivi, preservando le specificità artigianali. Inoltre, si pone l’attenzione sull’inclusione sociale, sulla promozione del lavoro femminile e giovanile, e sulla non discriminazione tra le imprese.

Le misure a favore delle imprese, suddivise per ambiti d’intervento, comprendono quanto segue:

1. Fondo nazionale per il Made in Italy: Si prevede l’istituzione di un Fondo nazionale per il Made in Italy, con l’obiettivo di attirare investimenti sia diretti che indiretti, inizialmente dotato di un miliardo di euro.
2. Rifinanziamento o rimodulazione di incentivi specifici:
   • Rifinanziamento a partire dal 2024 del “Voucher 3i” per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione.
   • Misure di sostegno mirate all’imprenditoria femminile.
3. Sostegno alle filiere specifiche:
   • Sostegno alle filiere del legno-arredo.
   • Iniziative a favore delle filiere delle fibre tessili naturali.
   • Misure per il settore della ceramica.
   • Sostegno alla nautica da diporto.
4. Pubblico approvvigionamento di forniture di qualità: Si prevedono disposizioni in merito al processo di approvvigionamento pubblico, con l’obiettivo di promuovere la qualità delle forniture.
5. Informazione del consumatore sulla produzione della pasta: Si metteranno in atto misure per informare i consumatori sulle fasi di produzione della pasta, promuovendo la trasparenza in questo settore.

Queste misure sono progettate per sostenere e promuovere le imprese italiane, facilitando gli investimenti, incentivando l’innovazione e promuovendo la qualità dei prodotti e la parità di opportunità imprenditoriali.

Come dettagliate dal comunicato stampa dello stesso Ministero sono inoltre previste azioni per:

• istruzione e formazione. È istituito il Liceo del Made in Italy per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. La disciplina del percorso di studio partirà entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. L’avvio del nuovo ciclo scolastico è prevista per l’anno 2024/2025;
• promozione. È istituita l’Esposizione nazionale permanente del made in Italy con l’obiettivo di promuovere e rappresentare l’eccellenza produttiva e culturale italiana attraverso l’esposizione dei prodotti della storia del Made in Italy e dell’ingegno italiano; attivata la registrazione dei luoghi della cultura e dei titoli di proprietà industriale e rafforzata della tutela dei Domini internet registrati e azioni più efficaci per la loro salvaguardia;
• tutela del made in italy. Creazione di un contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci con la dizione Made in Italy per la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni;
• lotta alla contraffazione. Introduzione di modifiche del sistema del sistema sanzionatorio e del codice di procedura penale in materia; riorganizzazione degli Uffici per favorire la specializzazione in materia attraverso la concentrazione distrettuale della competenza degli uffici requirenti e l’avvio di iniziative di formazione specifica; misure per la formazione specialistica dei magistrati per il contrasto ai reati di contraffazione.

(fonte: fiscoetasse)