Contratti di sviluppo, requisiti d’accesso più stringenti

In caso di progetti congiunti, saranno ammesse non più di cinque imprese; sale la soglia minima di accesso per il turismo.

Invitalia dovrà valutare anche la fattibilità tecnica dei progetti e gli aspetti legati all’occupazione nel contesto della realizzazione del programma di sviluppo, con particolare attenzione ai progetti che comportano la creazione di esuberi. Queste modifiche sono state introdotte attraverso un decreto del Mimit datato 14 settembre 2023, attualmente in fase di pubblicazione.

Novità riguardo all’accesso.

Non saranno più accettate aggregazioni “infinite” di imprese per raggiungere le soglie minime di 7,5 o 20 milioni, a seconda del settore di intervento. Da ora in poi, il numero massimo di imprese ammesse ai contratti di sviluppo sarà limitato a cinque. Nel caso del settore turistico, il promotore del progetto dovrà presentare un progetto di almeno 7,5 milioni (in precedenza il limite era di cinque). Le variazioni relative alle spese sostenute e agli importi rendicontati per categorie specifiche di spese non richiederanno più una comunicazione preventiva a Invitalia; verranno valutate durante la fase di erogazione del contributo. Questa procedura differisce da quanto avviene in casi di operazioni societarie straordinarie come fusioni, cessioni o scissioni.

Più elementi da prendere in considerazione.

Oltre a valutare la solidità economica e finanziaria delle imprese, Invitalia dovrà ora esaminare anche la fattibilità tecnica dei progetti attraverso analisi parametriche e valutare gli aspetti occupazionali legati all’attuazione del programma di sviluppo. Questa valutazione sarà richiesta anche per i progetti che mirano unicamente a preservare, in tutto o in parte, l’occupazione esistente. In tali casi, la verifica dovrà partire dai dati forniti dall’impresa nella documentazione del progetto e mirare a identificare le ragioni alla base delle previsioni effettuate. Per i progetti che prevedono solo la salvaguardia parziale e che hanno notevoli impatti negativi in valore assoluto o in rapporto all’organico esistente, Invitalia dovrà verificare l’esistenza di una correlazione con piani industriali o di ristrutturazione aziendale inderogabili e non legati a logiche di delocalizzazione. Sarà inoltre necessario assicurare la presenza di una concertazione tra le parti per la gestione dei possibili esuberi.

Innovazione e Ricerca & Sviluppo.

La ricerca industriale ammissibile è quella finalizzata all’acquisizione di nuove conoscenze e capacità, da impiegare per lo sviluppo di prodotti, processi o servizi, nonché per il miglioramento di quelli già esistenti. Il decreto specifica che questa definizione comprende prodotti, processi o servizi digitali, indipendentemente dalla tecnologia, dall’industria o dal settore di riferimento. I progetti possono anche includere la creazione di componenti di sistemi complessi e la realizzazione di prototipi in laboratorio o in ambienti con simulazioni interattive verso sistemi esistenti, nonché la creazione di linee pilota. L’innovazione nell’organizzazione ammissibile è volta a sviluppare nuovi metodi organizzativi all’interno dell’azienda, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne, ad esempio attraverso l’adozione di tecnologie digitali innovative. Non rientrano in questa definizione i cambiamenti basati su metodi organizzativi già in uso o le modifiche nella strategia di gestione, le fusioni e le acquisizioni. L’innovazione di processo ammissibile riguarda l’applicazione di nuovi metodi di produzione o distribuzione, migliorati attraverso l’uso di tecnologie o soluzioni digitali innovative. Al contrario, non sono considerati cambiamenti o miglioramenti minori, l’espansione delle capacità produttive o dei servizi attraverso l’aggiunta di sistemi di fabbricazione o logistici simili a quelli già in uso, la cessazione dell’uso di un processo, la sostituzione o l’estensione di beni strumentali, i cambiamenti causati esclusivamente da variazioni nei prezzi dei fattori, la produzione personalizzata, l’adattamento ai mercati locali, le modifiche periodiche o stagionali, nonché altri cambiamenti ciclici, e il commercio di prodotti nuovi o migliorati.