Sa Finance al fianco della Filiera dell’Ottone: un modello di eccellenza e sostenibilità
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ApprofondisciIl nostro Centro Studi, un osservatorio permanente che si occupa dello studio della normativa e dei trend dei settori della Finanza Agevolata e della Mediazione Creditizia, approfondisce di seguito uno dei temi che caratterizzeranno fortemente il 2023, ovvero l’Innovazione.
Quali agevolazioni hanno messo a disposizione l’UE e il nostro Governo per le imprese che investono nell’innovazione?
Il primo tra tutti è il Credito d’Imposta Beni Strumentali 4.0, che finanzia gli investimenti in ricerca ed innovazione in ottica 4.0. Quest’agevolazione nasce nel 2016 con il Piano Industria 4.0 con il nome di Iperammortamento e nel 2019 prende il nuovo nome di Credito d’Imposta Beni 4.0. Un cambiamento dunque della natura fiscale dell’agevolazione, ferma restando però la tipologia dei beni che possono essere agevolati: i beni che fanno riferimento agli allegati A e B della Legge 232/2016, ovvero i Beni 4.0.
E’ previsto per l’acquisto di questi beni un credito d’imposta fino al 40% delle spese. Il vantaggio strategico di questa agevolazione è la cumulabilità con tutte le altre agevolazioni disponibili, in quanto non si configura come aiuto di stato. Altro plus è la platea dei beneficiari: si rivolge infatti alle imprese di tutti i settori e tipologie. Quest’agevolazione sarà fruibile fino al 2026, pur con rimodulazioni delle aliquote del credito d’imposta. Il Mise è attualmente al lavoro per riconfermare l’aliquota del 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro anche per tutto il corso del 2023 (al pari del 2022), ma questa modifica deve ancora essere approvata dalla nuova Legge di Bilancio.
Un altro strumento parte del pacchetto 4.0 è il Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo, che finanzia tre macrocategorie di attività:
E’ possibile agevolare anche design e innovazione estetica. L’agevolazione si configura in un credito d’imposta fino al 20% e con un massimo di 5 milioni di euro annui e tra gli investimenti agevolabili rientrano le spese di personale, le quote di ammortamento delle attrezzature, i contratti di ricerca, i materiali e le forniture impiegati nei progetti.
A completamento del pacchetto dei crediti d’imposta per l’innovazione c’è il Credito d’Imposta Formazione 4.0, che dovrebbe terminare con la fine dell’anno in quanto le ultime spese che potranno rientrare nell’agevolazione saranno quelle sostenute nel corso del 2022. La principale voce di spesa finanziata dal Credito d’Imposta sono le spese sostenute per la formazione del personale all’uso di macchinari e strumentazioni 4.0. Il Credito d’imposta può arrivare fino al 70% delle spese sostenute e fino a 300.000 euro.
Tra le agevolazioni a sostengo dell’innovazione figurano anche i “Contributi alle PMI per transizione 4.0 e transizione ecologica”, che, diversamente dai crediti d’imposta, prevede una fase di istruttoria. Si tratta di un bando, noto anche come “Investimenti sostenibili 4.0” molto interessante perché promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia. Questo bando coniuga i due aspetti fondamentali del PNRR: innovazione tecnologica 4.0 e sostenibilità ambientale poiché finanza investimenti innovativi che abbiano ricadute anche in materia ecologica.
Si tratta di un bando che prevede un contributo a fondo perduto fino al 35% per le piccole imprese e fino al 25% per le medie imprese.
La Nuova Sabatini è uno strumento agevolativo che finanzia anche l’acquisto di beni strumentali in ottica 4.0 e si rivolge alle PMI di tutti i settori (escluso il codice K). Il finanziamento prevede un contributo in contro interessi a supporto dell’acquisto di beni strumentali all’attività di impresa, con il requisito di essere dotati di autonomia funzionale. Questa misura esiste dalla fine degli anni ’60, è stata più volte rifinanziata dal MISE e viene aggiornata di anno in anno. Al momento si prevede che per l’annualità 2023 ci saranno alcune modifiche:
Veniamo infine al bando che nel 2023 sarà il più associato alle tematiche innovative, gli Accordi per l’Innovazione. Non si tratta di una misura automatica al pari dei crediti d’imposta, è bensì soggetto ad un’istruttoria e ad una fase negoziale complessa con il Mise; ovvero, a fronte delle proposte presentate dalle imprese, il Ministero può avviare una negoziazione con l’impresa, il cui risultato è un accordo in cui il Mise, da un lato, si impegna a versare un contributo o un finanziamento agevolato, l’impresa, dall’altro, deve mettere in atto il progetto concordato.
Le aree in cui è possibile presentare progetti in materia di accordi per l’innovazione sono:
Qual è l’entità dell’agevolazione? Contributo a fondo perduto fino al 50% per i costi di ricerca industriale e fino al 25% per i costi di sviluppo sperimentale e finanziamento agevolato fino al 20% dei costi del progetto.
Chi può beneficiare dell’agevolazione? Tutte le tipologie di imprese e di tutti i settori aventi almeno due bilanci approvati. I progetti possono essere presentati da singole imprese oppure in partenariato con un massimo di 5 partecipati. Nel caso di progetti presentati in forma congiunta possono partecipare anche organismi di ricerca e imprese agricole.
I progetti devono avere un valore minimo di 5 milioni di euro e una durata non superiore ai 36 mesi. Sono finanziati progetti di:
Questi progetti devono prevedere lo sviluppo di almeno una di queste tecnologie abilitanti fondamentali:
Inoltre i progetti devono intervenire in almeno una delle seguenti aree di progetto:
È possibile presentare un progetto per molte aziende del nostro territorio, con elevate probabilità di successo. E’ il caso, per esempio, di un progetto presentato da una PMI del nostro territorio, compartecipato da Regione Lombardia, che ha creato un dispositivo indossabile per i propri lavoratori in grado di riconoscere le condizioni di pericolosità dell’ambiente di lavoro (sia esterne, come la concentrazione eccessiva di determinate sostanze chimiche, sia psicofisiche del lavoratore, come la stanchezza).
Quali sono le spese ammissibili? Tra le spese ammissibili rientrano:
Si tratta di un progetto a preventivo, in cui le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda.
Lo sportello per la presentazione delle domande per i progetti legati al settore AUTOMOTIVE è già aperto, mentre il prossimo sportello per la presentazione di tutti gli altri progetti aprirà a partire dal 31 gennaio 2023; sarà però inviare le domande precompilate a partire dal 17 gennaio 2023.
Il bando è ad esaurimento dei fondi disponibili.
La squadra SA FINANCE è a tua disposizione per valutare i progetti, consigliare i bandi e le agevolazioni per riuscire ad ottenere il migliore supporto ai tuoi investimenti e valutare tutte le opportunità di cumulabilità tra i contributi a disposizione.
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