Cosa finanzia l’agevolazione Transizione 5.0?
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ApprofondisciLe agevolazioni prevedono una quota a fondo perduto del 40/50% della richiesta inserita nella domanda presentata e un finanziamento agevolato al tasso di riferimento UE per la restante parte. È prevista anche l’esenzione dalla prestazione di garanzie. La procedura di valutazione delle istanze seguirà l’ordine cronologico fino all’esaurimento delle risorse disponibili, che si prevede avverrà piuttosto rapidamente.
A causa dell’elevato numero di richieste ricevute, la ricezione di ulteriori domande di finanziamento agevolato a valere sul Fondo di rotazione 394/81 e di relativo cofinanziamento a fondo perduto a carico del Fondo Promozione Integrata era stata temporaneamente sospesa.
Il Fondo 394/81, gestito da SIMEST (società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) per conto del MAECI (Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale), finanzia a tasso agevolato diverse tipologie di programmi a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese e, dopo il “make up” attuato nel 2020 ha notevolmente ampliato il suo raggio di azione e rafforzato il suo ruolo di partner delle imprese italiane, in particolare le PMI, che vogliono crescere in Italia e nel mercato globale. Il Fondo 394/81 è stato uno degli strumenti più importanti per la tenuta delle imprese davanti alla pandemia da Covid-19: il legislatore ha previsto una serie di aiuti di Stato a favore delle imprese italiane esportatrici, proprio perché la promozione dell’internazionalizzazione è uno dei punti fondamentali per la ripresa dell’economia italiana.
Ciò che rende particolarmente appetibili le misure promosse da SIMEST è il contributo a fondo perduto, da abbinare al finanziamento a tasso agevolato, che può arrivare fino al 50% del valore del finanziamento richiesto dalle imprese, ed introdotto, per la prima volta, con il decreto Cura Italia.
Tra gli altri elementi, poi, si segnala anche l’esenzione dalla prestazione di garanzie. L’esenzione dalla garanzia è stato uno degli elementi che hanno facilitato di molto l’accesso al Fondo, riducendo anche i tempi per ottenere il finanziamento. Infatti, l’aver eliminato dall’operazione una componente (banca o assicurazione), ha permesso a SIMEST di ottimizzare termini e modalità di evasione delle domande di finanziamento.
Le imprese potranno quindi presentare a SIMEST, a partire dal 3 giugno p.v., domande a valere sul Fondo 394/81.
SIMEST non intende modificare le linee di agevolazione lanciate nel corso del 2020. Come anticipato, l’elevato numero di domande accolte (ottomila nel corso del 2020), testimoniano l’enorme successo di tali misure nel contesto reso critico dall’emergenza pandemica.
(Fonte: Ipsoa)
Ai link seguenti è possibile consultare le nostre schede dettagliate delle varie misure SIMEST:
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