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I destinatari in particolare sono le piccole e medie imprese che operano nel settore manifatturiero o estrattivo, con Partita Iva registrata con codici Ateco B o C, e hanno sede operativa in Lombardia (circa 104.000).
“L’obiettivo di questa delibera – spiega l’assessore all’Ambiente e Clima – è contribuire a ridurre i consumi energetici e le emissioni climalteranti delle Piccole e medie imprese (Pmi), attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica dei processi produttivi e l’incremento della produzione. Con eventuale accumulo di energia da fonti rinnovabili da destinare all’autoconsumo”.
La misura si compone di due linee di intervento:
- efficientamento energetico degli impianti produttivi (5 milioni);
- installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia da destinare all’autoconsumo (5 milioni).
Le imprese avranno 15 mesi di tempo per realizzare i lavori, decorrenti dal momento in cui verrà comunicata l’assegnazione del contributo regionale.
Queste, in attesa della pubblicazione del bando definitivo, quelle che dovrebbero essere le caratteristiche principali della misura:
- il contributo a fondo perduto riconosciuto per l’acquisto del fotovoltaico avrà una percentuale del 30%, anziché il 40%, della spesa ammissibile (in previsione del numero elevato di domande che verranno presentate);
- il riconoscimento della spesa ammissibile sarà determinato “a scaglioni”, in base ai kilowatt. Dovrebbero essere riconosciuti 1.000,00 euro a kilowatt: dunque, a titolo esemplificativo su 150 kilowatt verranno considerate spese pari a 150.000,00 euro e su di esse verrà calcolato il 30%;
- la potenza massima riconosciuta sarà di 1 megawatt;
- verrà riconosciuto, tra le spese ammissibili, l’acquisto del sistema di accumulo;
- il contributo massimo riconosciuto sarà pari a 400.000,00 euro;
- cumulabilità con altre agevolazioni;
- istruttoria di tipo valutativo a graduatoria. Verrà valutata la potenza dell’impianto, ed assegnata una premialità nel caso di acquisto del sistema di accumulo. Requisito necessario per l’assegnazione del contributo è che l’energia prodotta venga utilizzata all’interno dell’azienda, e non ceduta all’esterno.
(Fonte: lombardianotizie)
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