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Lombardia, una PMI su due investe in energie rinnovabili

Lo dice un’indagine condotta da Banca d’Italia.

Tra il 2021 e il 2022, circa il 45% delle imprese industriali lombarde e una su 4 delle imprese di servizi hanno effettuato o pianificato investimenti specifici per migliorare l’efficienza energetica o aumentare l’utilizzo o la produzione di energie rinnovabili, noti come “investimenti ecosostenibili”. Tuttavia, nonostante questi sforzi, la strada verso la completa transizione dai combustibili fossili è ancora molto lunga. Attualmente, le imprese industriali che si autoproducono l’energia per coprire il proprio fabbisogno rappresentano meno di un terzo del totale, e questa percentuale scende ulteriormente nel settore dei servizi.

L’indagine condotta da Banca d’Italia, intitolata “L’Economia della Lombardia”, fornisce un’analisi approfondita su diverse variabili, tra cui la propensione alla transizione energetica. Secondo il rapporto, per le imprese industriali lombarde nel biennio 2021-2022, circa l’11% aveva già completato gli investimenti pianificati, il 15% li aveva avviati, mentre poco meno di un quinto non aveva ancora iniziato tali investimenti. Inoltre, poco più di un quinto delle imprese non aveva effettuato investimenti ecosostenibili perché li aveva già realizzati in passato. La maggioranza delle aziende industriali ha indicato l’autofinanziamento come la principale fonte di finanziamento utilizzata, seguita dal credito bancario e finanziario. Questi sono alcuni dei risultati emersi dal report.

Nel settore dei servizi, come accennato in precedenza, la propensione a investire nella sostenibilità energetica è stata inferiore. Poco più di un quarto delle imprese del settore ha effettuato investimenti nel biennio 2021-2022, mentre circa l’8% non ha investito perché aveva già realizzato investimenti precedenti. Le imprese del comparto dei servizi hanno indicato principalmente il credito bancario e finanziario come la prima fonte di finanziamento degli investimenti, seguito dall’autofinanziamento. Secondo l’indagine di Banca d’Italia, nel 2022 l’autoproduzione ha coperto solo una quota limitata del fabbisogno energetico delle imprese industriali, anche se con forti differenze tra le realtà. Nel settore dei servizi, l’autoproduzione è stata ancora meno diffusa.

Le fonti rinnovabili sono state la principale fonte di energia autoprodotta dalle aziende: più dei tre quarti delle imprese industriali lombarde hanno dichiarato di utilizzare esclusivamente fonti rinnovabili per l’autoproduzione, mentre circa l’8% fa principalmente affidamento su fonti rinnovabili. Tuttavia, per le imprese in cui l’autoproduzione rappresenta più del 50% del fabbisogno energetico, le fonti utilizzate sono principalmente fossili.

Per quanto riguarda i rincari, secondo l’indagine, il 36% delle aziende industriali e il 26% delle aziende del settore dei servizi aveva adottato strumenti di tutela contro l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica, come contratti a prezzo fisso o derivati. La copertura dall’aumento del prezzo del gas era meno diffusa (27% delle imprese industriali, 13% nei servizi). La durata dei contratti era generalmente inferiore a un anno (tra 8 e 11 mesi). Circa il 78% delle aziende industriali e il 42% delle aziende del settore dei servizi hanno beneficiato di crediti d’imposta per compensare parzialmente i maggiori costi energetici. Solo una piccola parte delle imprese, soprattutto industriali, ha sostituito il gas, che ha subito aumenti significativi, con altre fonti di energia.

Il Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (Preac) della Regione Lombardia prevede obiettivi ambiziosi per il futuro. Entro il 2030, si stima una riduzione delle emissioni di gas climalteranti del 23% e una diminuzione del 28% dei consumi energetici. Parallelamente, si mira ad aumentare la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili, che dovrebbe raggiungere il 35,8% dei consumi complessivi entro il 2030 (rispetto al 13,2% del 2019). Questo piano si propone di favorire una transizione verso un sistema energetico più sostenibile e ridurre l’impatto ambientale della regione.

Dal punto di vista delle agevolazioni per le imprese, è di imminente pubblicazione il Bando Agrisolare, che finanzierà l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli e agroindustriali con contributi a fondo perduto fino all’80%; impianti fotovoltaici che, a determinate condizioni, possono essere finanziati anche con la Sabatini Green.

(Fonte: Giornale di Brescia)

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