Garanzie statali: prorogate al primo semestre 2021

La finanziaria 2021, ovvero la legge di bilancio, segna un’importante conferma per quanto attiene il tema del credito alle imprese. Da quanto si evince, infatti, dall’articolo 40 della legge, l’operatività del Fondo di garanzia per le PMI è stata prorogata dal 31 dicembre 2020 all’intero semestre 2021. Una misura provvisoria, quindi, dettata dall’emergenza Covid, che è invece divenuta strutturale per i prossimi sei mesi.

La proroga si attiene alle dinamiche e alle condizioni previste nell’ormai celebre “decreto liquidità” anche se inserisce alcune novità per quanto riguarda le Mid Cap, che potranno accedere al fondo di garanzia per le PMI entro la fine di febbraio dell’anno in corso, salvo poi spostarsi verso le garanzie gestite da Sace: si tratta, in ogni caso, di garanzie di natura pubblica, promosse e gestite dallo Stato.

Tali garanzie, lo ricordiamo, ammontano al 90 per cento del finanziamento e valgono per finanziamenti di durata fino a 72 mesi. Fanno eccezione i prestiti fino a 30 mila euro per imprese e professionisti che hanno subito danni dall’emergenza Covid: in questo caso la garanzia copre il totale del finanziamento e l’ammortamento può essere anche di 15 anni (a differenza dei 10 previsti dalla precedente normativa).

Non solo. Per quanto riguarda la garanzia di Sace, viene estesa anche alle cessioni dei crediti pro soluto e alle operazioni di finanziamento con rinegoziazione del debito “purché si preveda – così recita la finanziaria – l’erogazione di credito aggiuntivo in misura pari ad almeno il 25 per cento dell’importo del finanziamento oggetto di rinegoziazione e a condizione che il rilascio della garanzia sia idoneo a determinare un minor costo e/o una maggior durata del finanziamento rispetto a quello rinegoziato”.

E’ dunque il momento più opportuno per investire e richiedere finanziamenti coperti da garanzia statale per poter programmare fin da ora la prossima ripresa economica a superamento della pandemia.