Ricerca e sviluppo, sanatoria con saldo e stralcio al 50%
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ApprofondisciLo evidenzia la recente edizione dell’Osservatorio Recovery Plan condotto dalla Fondazione PromoPa e dall’Università di Tor Vergata.
Partendo dai dati principali, l’indice complessivo di fiducia si attesta al 52,2%, indicando che metà delle aziende coinvolte nutre dubbi significativi riguardo agli sviluppi del Piano. In particolare, vi è uno scetticismo diffuso riguardo alla capacità delle misure del PNRR di raggiungere i loro obiettivi sostanziali, che vanno dall’innovazione dei prodotti e dei processi all’incremento dell’occupazione giovanile e femminile, dalla miglioramento della competitività del Paese alla riduzione dei costi energetici. Su tutte queste aree, la valutazione degli imprenditori si attesta intorno al 4,5-5 su una scala da 0 a 10, scendendo a 3,8 quando si tratta dell’impatto sulle bollette energetiche.
L’indagine, presentata recentemente a Tor Vergata, mette in luce le incertezze emerse dopo quasi tre anni di attese intorno al PNRR. L’indice di fiducia sembra crescere parallelamente alla conoscenza e al coinvolgimento diretto negli investimenti finanziati dal Next Generation EU.
Il campione delle mille imprese coinvolte comprende sia realtà direttamente partecipi all’implementazione di progetti, sia organizzazioni non toccate dalle misure. Tra le imprese coinvolte in gare di appalto, l’indice di fiducia sale al 53,5% e raggiunge addirittura il 67% tra coloro che hanno investito in formazione, supporto e assistenza al personale.
Tuttavia, emergono anche criticità nella gestione dei progetti PNRR, con la rendicontazione e l’anticipazione finanziaria identificate come le principali problematiche per le imprese beneficiarie. Queste sfide sono condivise anche dalle amministrazioni pubbliche, che si trovano spesso in difficoltà nella gestione dei finanziamenti.
Inoltre, le imprese coinvolte in gare di appalto segnalano difficoltà nel rispettare le condizionalità imposte dal PNRR e sottolineano l’importanza di ridurre i vincoli contrattuali e i tempi di attuazione dei progetti.
Infine, rimane un’attenzione particolare sui tempi di realizzazione dei progetti, con solo il 46% dei beneficiari dei fondi Recovery attualmente impegnati nella fase di implementazione, mentre il restante 54% ha avuto difficoltà ad avviare o completare le attività. Sebbene alcuni progetti possano essere stati assegnati solo di recente, rimane preoccupazione per il 40% delle imprese che riconosce esplicitamente di essere in ritardo.
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