La Nuova SA Finance – Mediazione Creditizia

A gennaio 2022 nasce SAEF Group. La nuova organizzazione più focalizzata sarà costruita su due nuovi poli, di cui uno, SA Finance, sarà completamente dedicato alla finanza. In questo polo troverete sia i servizi di mediazione creditizia sia quelli di finanza agevolata. Vi proponiamo l’intervista all’AD della divisione Mediazione Creditizia di SA Finance, Beatrice Sperzagni

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È stata amministratore e fondatore di Sa Finance, e continuerà ad essere AD del ramo mediazione creditizia, in SA Finane il marchio del gruppo SAEF che fino a dicembre 2021 si è occupato esclusivamente di mediazione creditizia e che nella revisione societaria del Gruppo entra a far parte integrante di una nuova SA Finance, ovvero un polo operativo verticale sul tema della finanza per le imprese, con una costola di finanza agevolata e una costola di mediazione, affinché le risposte ai clienti siano sempre più puntuali e precise. All’interno di questo Gruppo Beatrice Sperzagni è cresciuta come persona e come professionista, muovendo i primi passi fresca di laurea e poi sviluppando sempre più la passione per i temi finanziari: “L’obiettivo di questa scelta – confida – è fornire risposte e strumenti per permettere alle imprese clienti sia di sostenere investimenti agevolati che di avere a disposizione la giusta liquidità per fare impresa. La chiave è quella di personalizzare in forma sempre crescente le esigenze dell’azienda, partendo da un’analisi di settore e del fabbisogno specifico oltre che dai numeri che quell’impresa esprime. Inoltre, è fondamentale poter valutare in profondità i progetti di sviluppo strategico dell’impresa, così da poter essere efficaci a 360 gradi sul tema finanziario”. Il tutto con la consapevolezza di poter portare alle imprese un valore aggiunto non indifferente: “Alla base della nostra azione, ma lo sarà ancora maggiormente in futuro, ci sono 30 anni di esperienze, relazioni e collaborazioni che sono in grado di trovare soluzioni e risposte efficaci rispetto ai bisogni che l’azienda dimostra di avere”. Esperienza ma anche pragmaticità: “Con la nuova formula societaria e la nuova organizzazione operativa diventeremo molto più sinergici: potremo analizzare l’azienda complessivamente, mettendo in campo tutte le competenze necessarie in un unico momento. Migliorerà la fase di analisi globale, anche grazie al ricorso a nuove modalità tecnologiche e questa maggiore sinergia fra noi confluirà nel poter offrire una doppia, se non molteplice, opportunità all’impresa che chiede il nostro aiuto”. Una scelta di maturità, quindi, che dimostra lo spirito di progressione continua in capo al gruppo SAEF e che Beatrice Sperzagni conosce bene da quasi 20 anni: “Quando si decide di cambiare, lo si fa sempre per migliorare. Senza dubbio quello che stiamo affrontando non è un cambiamento semplice ma segue la strada maestra che da sempre percorriamo, ovvero va in direzione della centralità del cliente. In ambito finanziario, oggi l’azienda ha bisogno di una figura di riferimento che possa dare tutte le risposte. Creare un polo finanziario significa poter essere sempre più efficaci in questo senso. Ci sentiamo sufficientemente maturi per poterlo fare anche in funzione del fatto che in questi anni abbiamo investito sulla creazione di competenze e relazioni al nostro interno che sono divenute elemento distintivo nel nostro agire. Ora quelle competenze potranno essere ulteriormente e maggiormente valorizzate”. Una di queste competenze è proprio la figura del consulente finanziario, una figura di straordinaria importanza per il mondo imprenditoriale: “Nessuno più può esimersi dalla presenza di un consulente finanziario che aiuti nella pianificazione perché la finanza è il vero sostentamento dell’azienda. Superare le differenze fra finanza agevolata, ordinaria, mediazione… è la chiave per poter essere vicini ai clienti in forma completa e efficace”. Il tutto con alle porte quella che viene definita con voce unanime “l’opportunità”: “Il Recovery fund amplificherà le opportunità, quindi avere a disposizione un referente competente e professionale, con un’adeguata esperienza, che possa contare su un osservatorio puntuale e un’organizzazione efficace è ancora più importante. Sappiamo che ci saranno moltissime risorse a disposizione e il nostro obiettivo, oggi come in futuro sarà quello di poter abbinare quelle risorse ai progetti e alle necessità delle imprese”. In un’attenta logica di filiera operativa: “Il primo passaggio è quello di un osservatorio che monitora costantemente l’evoluzione del settore, attività alla quale seguono le analisi delle esigenze e solo in ultima istanza subentrano progetti concreti calati sull’azienda come fossero un abito sartoriale. La nostra sarà la proposta di una realtà completa, organizzata, matura per poter aiutare le aziende a crescere, sfruttare e cogliere tutte le opportunità che il mercato offre, non standardizzando, ma personalizzando”. In un momento in cui la ripresa è ben presente, ma accompagnata da alcune contraddizioni: “Veniamo da momento drammatico, ma è innegabile che siamo di fronte a una ripresa. È chiaro che ci sono problematiche relative al mercato (sui temi delle materie prime o delle scorte di magazzino) ma è altrettanto evidente che le cose stanno progressivamente migliorando. Fondamentale è il traino del lavoro, quindi degli ordinativi. Ma a maggior ragione in una fase di mercato così “strana” il nostro ruolo diventa ancora più strategico, anche in termini educativi: l’azienda non può più vivere soltanto la quotidianità ma deve cercare di fare pianificazione per non trovarsi sprovveduta in casi emergenziali e l’unico modo per farlo è ricorrere a professionisti del settore. Anche il sistema del credito è cambiato: ci vogliono professionalità che diano informazioni precise e permettano di utilizzare gli strumenti più adeguati. Oggi la finanza moderna è eclettica ed è un rapporto fiduciario”.  

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