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Investimenti sostenibili 4.0: 400 milioni per le imprese del Sud

Pubblicato in G.U. 183 del 7 agosto il decreto 15 maggio 2023 del MIMIT.

Il decreto 15 maggio 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello e sono rivolte alle PMI situate nei territori delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) che mirano ad investimenti in linea con la tutela ambientale e coerenti con il piano Transizione 4.0, e che facciano ricorso alle tecnologie digitali.

Termini e modalità di presentazione delle domande arriveranno con un provvedimento successivo del Ministero.

I programmi di investimento che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali devono essere riconducibili ad una delle seguenti linee di azione:

  • sostegno ai processi di produzione rispettosi dell’ambiente e all’utilizzo efficiente delle risorse nelle PMI. Sono riconducibili a tale linea di azione i programmi di investimento che prevedono un contributo specifico al raggiungimento degli obiettivi climatici individuati dal regolamento (UE) n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 e/o l’applicazione di soluzioni idonee a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • promozione dell’efficienza energetica delle PMI.

Gli altri programmi di investimento non riconducibili alle linee di azione appena citate, rientrano nella linea di azione volta allo sviluppo delle attività delle PMI, con l’obiettivo di incentivare la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.

Le spese ammissibili alle agevolazioni sono strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento relative all’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardino:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
  • acquisizione di certificazioni ambientali.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75 per cento.

(fonte: fiscoetasse)

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