Factoring e Transizione 5.0

Il primo fondamentale nella gestione del capitale circolante delle imprese, il secondo guida e supporto agli investimenti in innovazione

Il factoring ha visto una crescita notevole negli ultimi dieci anni ed il relativo mercato italiano rappresenta oggi circa l‘8% del mercato mondiale. Nel 2023, il turnover degli operatori aderenti ad Assifact (Associazione Italiana per il Factoring) ha superato i 290 miliardi di euro, rispetto ai 122 miliardi del 2008, evidenziando un aumento significativo.

Appunto il trasferimento dei crediti commerciali rappresenta la linea di credito con la crescita maggiore tra quelle offerte dalle banche: nel 2022 infatti ha rappresentato il 39% del totale dei finanziamenti a breve termine. Per quanto riguarda il 2023, se i finanziamenti bancari hanno subito un calo del 4,8% secondo Bankitalia, il factoring ha invece mostrato un leggero incremento negli anticipi sui crediti ceduti.

Il segreto del successo del factoring risiede nella sua capacità di offrire un supporto continuo alle imprese nella gestione della liquidità a breve e lungo termine grazie ad una gamma completa di servizi.

Le operazioni per la copertura dai rischi di insolvenza dei debitori ceduti (note come factoring pro soluto) e il Reverse Factoring ne sono un esempio ed hanno anche trainato la crescita del settore nel 2023.

Il Piano Transizione 5.0, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è un programma di investimenti pubblici e privati volto alla transizione ecologica, digitale e sociale dell’Italia. Articolato in sei missioni, prevede incentivi, gestiti dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), per le imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive sul suolo italiano.

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta calcolato in base agli investimenti effettuati e alla percentuale di efficienza energetica raggiunta. I beneficiari possono utilizzare il credito d’imposta in compensazione entro il 31 dicembre 2025, con la possibilità di suddividerlo in cinque quote annuali.

Durante il processo di conversione del Piano, potrebbero esserci ulteriori modifiche al testo. Tuttavia, rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità e l’innovazione nel panorama industriale italiano.

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